Gruppo Icm di Vicenza apre le porte a “Leonardo”, quarto computer più veloce al mondo

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ICm Vicenza Maltauro Mattarella
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Tecnopolo Cineca,di Bologna,in occasione della cerimonia di inaugurazione del Supercomputer Europeo Leonardo (foto di Francesco Ammendola - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Gruppo ICM-Impresa Costruzioni Maltauro ha partecipato ieri a Bologna alla cerimonia di inaugurazione del supercalcolatore “Leonardo”quarto computer più veloce al mondo, dotato di una potenza di calcolo capace di raggiungere i 250 milioni di miliardi di operazioni al secondo.

Finanziato da EuroHPC JU e gestito congiuntamente da CINECA (Consorzio cui aderiscono 69 università italiane, due Ministeri e 27 istituzioni pubbliche nazionali) e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare CNAF di Bologna, “Leonardo” è ospitato all’interno del Data Center di CINECA, la cui progettazione e realizzazione è stata affidata a Gruppo ICM, in sinergia con Cefla Engineering e con i progettisti di DBA Group.

Il supercalcolatore europeo aiuterà a sviluppare nuove applicazioni in aree come l’intelligenza artificiale, la medicina personalizzata, la progettazione di farmaci e materiali, contribuendo inoltre alla mitigazione e alla gestione di rischi dovuti a situazioni estreme, come eventi naturali, terremoti, eventi vulcanici, inondazioni improvvise, e nella lotta contro le situazioni pandemiche e le epidemie.

Presenti alla cerimonia di inaugurazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il presidente di CINECA Francesco Ubertini e, in rappresentanza della Commissione Europea, il direttore generale per le Reti di Comunicazione Roberto Viola.

All’evento ha preso parte anche l’amministratore delegato di Gruppo ICM, l’ing. Darik Gastaldello, che ha così commentato: “Essere qui oggi, insieme ai nostri partner, per celebrare questo importante traguardo è per noi fonte di grande soddisfazione. Nonostante le difficoltà, tra cui la pandemia e l’eccezionale incremento dei costi delle materie, siamo riusciti a rispettare le scadenze legate ai finanziamenti europei e a completare nei tempi previsti la milestone del progetto legata alla messa in funzione di questo supercalcolatore all’avanguardia, che costituirà uno dei nodi principali dell’infrastruttura nazionale ed europea”.

Realizzato nell’ambito del progetto di riconversione in Tecnopolo dell’ex Manifattura Tabacchi a Bologna, il Data Center CINECA, “casa” del supercalcolatore Leonardo, è collocato all’interno di tre edifici già esistenti e in un edificio di nuova costruzione, destinato agli impianti e dotato di quattro tunnel di collegamento interrati. L’edificio, il cui completamento è previsto nel 2023, sarà certificato secondo lo standard LEED v.4 for BD+C: Data Center, Gold o superiore. Il complesso dell’ex Manifattura Tabacchi, costruito negli anni Cinquanta su progetto dell’ing. Pierluigi Nervi, è stato dichiarato sito d’interesse storico-artistico ed è tutelato dalla Soprintendenza ai Beni Culturali dell’Emilia-Romagna. Le parti storiche sono integrate in maniera coerente con le nuove edificazioni, recuperando e valorizzando le caratteristiche degli edifici progettati da Nervi.

La commessa del Data Center CINECA, il cui valore complessivo supera i 55 milioni di euro e che vede Gruppo ICM, Cefla Enginnering e DBA Group riuniti in ATI, rientra nei progetti italiani di Gruppo ICM, che attualmente rappresentano il 69% del portafoglio aziendale (oltre 2 miliardi di euro in tutto): percentuale che punta ad aumentare anche in considerazione del fatto che il Gruppo si appresta a partecipare, in modo attivo e consistente, ai bandi di gara previsti dal PNRR.

Forte dei risultati positivi ottenuti nel 2021, anno del suo centenario, Gruppo ICM ha registrato nel primo semestre 2022 un fatturato di 276 milioni di euro (+41% sul 2021, +74% sul 2020) e prevede di chiudere l’anno in crescita, con un fatturato vicino ai 600 milioni di euro.