“Una risposta ai mercati musulmani, dove per fatti culturali o religiosi non si bevono prodotto alcolici. Una vendemmia analcolica, fatto unico coperto da brevetto internazionale. Così, nel 2017, il governatore veneto ‘superleghista’ Luca Zaia celebrava entusiasticamente l’idea del Prosecco Analcolico. Sì, proprio il Prosecco, il vino di quel territorio la cui elezione a patrimonio dell’Unesco ha fatto dire allo stesso Zaia che si trattava del ‘coronamento di un sogno’; le tradizioni, quelle tradizioni che la Lega tira come un elastico secondo la convenienza del momento”.
Sono le parole, affidate a una nota, dei Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che aggiungono:
“Ora è tutto uno stracciarsi le vesti per l’iniziativa di proporre a Bologna, alla festa del Santo Patrono, anche tortellini con ripieno di pollo, invocando il sacrilegio, e affermando che il Paese si svende all’Islam. Ma per il prosecco, invece, andava tutto bene, anzi si trattava di un geniale idea. Sarà che c’era di mezzo il business, il fatturato e quando si tratta di soldi, per la Lega, le tanto decantate tradizioni possono andare ‘a farsi friggere’. Noi non ci stupiamo, li conosciamo bene e ci ridiamo sopra ogni volta che si gonfiano il petto e si inventano nuove ‘guerre sante’, ma quando una forza politica si riduce a dire tutto e il contrario di tutto e al ‘sovranismo del tortellino’, forse sta solo cercando, maldestramente, di allungare il brodo. Per non ammettere di essere già alla frutta”.
L’articolo Gruppo M5S: “La Lega inaugura il ‘sovranismo del tortellino’, ma osannava il prosecco islamico” proviene da Parlaveneto.