Guardia di Finanza di Vicenza, in 18 mesi 6000 ispezioni e oltre 400 indagini

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La Guardia di Finanza compie 250 anni e anche il Comando Provinciale di Vicenza fornisce i risultati operativi dal 1° gennaio 2023 al 31 maggio 2024. Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024 ha eseguito oltre 6.000 interventi ispettivi e più di 435 indagini per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. 

Quasi 5.000 gli equipaggi in servizio prioritario di controllo economico del territorio, molti dei quali posti in essere con il supporto delle unità cinofile del Gruppo di Vicenza in servizio di contrasto allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti. 

Un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. 

CONTRASTO DELLE FRODI E DELL’EVASIONE FISCALE 

Sono stati individuati 101 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al Fisco, quasi 1.800 lavoratori in “nero” o irregolari. In tale contesto sono stati sanzionati 167 datori di lavoro e sono state avanzate all’Ispettorato Nazionale del Lavoro 82 proposte di sospensione dell’attività economica, 79 delle quali accolte. 

Importante è stato l’impegno profuso nel contrasto alle frodi fiscali, in particolare nel settore dell’imposta sul valore aggiunto, perpetrate con il ricorso a indebite compensazioni di crediti ovvero a fatture per operazioni inesistenti: scoperte, infatti, compensazioni non dovute e altri illeciti relativi ai crediti di imposta per quasi 35 milioni di euro, nonché – prevalentemente nel corso di investigazioni di polizia giudiziaria coordinate dalle competenti Autorità Giudiziarie – fatture per operazioni inesistenti per oltre 1,6 miliardi di euro. Individuata un’IVA complessivamente evasa per oltre 170 milioni di euro. 

I soggetti denunciati per reati tributari sono 267, con conseguente formulazione di proposte di adozione di misure ablative per reati in materia di imposte dirette e IVA. Sono state avanzate 61 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati VIES nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. 

Scoperti, inoltre, 10 casi di evasione fiscale internazionale, con riferimento a ipotesi di stabili organizzazioni occulte e estero-vestizione di entità giuridiche. 

In materia di accise e controlli presso gli impianti di oli minerali e prodotti energetici sono stati condotti, nel periodo, centinaia di interventi a largo raggio, eseguiti anche con l’ausilio del personale e del laboratorio mobile dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli berica. Sono stati effettuati 264 controlli ai distributori stradali soltanto con riferimento alla verifica della corretta applicazione delle disposizioni normative e regolamentari in materia di pubblicità dei prezzi applicati alla pompa e di comunicazione al Ministero delle Imprese e del Made in Italy: 82 i casi di irregolarità riscontrati. 

31 sono, invece, i controlli doganali approfonditi sulle merci introdotte sul territorio nazionale in evasione d’imposta, contraffatte o in violazione delle norme sulla sicurezza, a cui si aggiungono decine di ulteriori attività ispettive finalizzate a ricontrare eventuali violazioni. 

I controlli e le indagini contro il gioco illegale hanno consentito di verbalizzare 310 soggetti, rilevando 126 violazioni, con la denuncia di 2 soggetti all’Autorità Giudiziaria. In tale contesto, sono stati effettuati 158 interventi durante i quali sono state riscontrate 113 violazioni riguardanti il mancato rispetto delle disposizioni regionali e comunali disciplinanti l’utilizzo degli apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento. Irrogate sanzioni per decine di migliaia di euro, spesso con riferimento a casi di esercenti “recidivi”. 

TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA 

L’attività della Guardia di Finanza di Vicenza nel comparto della tutela della spesa pubblica è orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse nazionali e dell’Unione europea per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie. 

Le direttive operative impartite mirano, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 191 interventi specifici orientati a verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per oltre 30 milioni di euro. 

Complessivamente, in tale arco temporale, i dipendenti Reparti operativi hanno svolto 439 interventi nel settore, cui si aggiungono 77 indagini delegate dalla magistratura nazionale – penale e contabile – ed europea (EPPO), al cui esito sono stati denunciati all’A.G. 124 soggetti e segnalati alla Corte dei Conti danni erariali per oltre 2,2 milioni di euro. 

Sempre sul fronte della spesa pubblica nazionale, segnatamente nel settore delle prestazioni sociali, nello stesso periodo, sono stati effettuati 110 interventi, di cui 89 in tema di reddito di cittadinanza, che hanno consentito di accertare contributi indebitamente richiesti/percepiti per circa 800.000 euro, oltre alla denuncia di 69 responsabili. 

L’azione del Corpo nel contrasto ai fenomeni corruttivi e ad altri delitti contro la Pubblica Amministrazione è stata svolta facendo leva sulle peculiari potestà investigative che connotano la polizia economico-finanziaria e sviluppando indagini strutturate, di natura tecnica, finanziaria e patrimoniale, volte a ricostruire le regie criminali e il ruolo dei soggetti coinvolti. 

CONTRASTO DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA ED ECONOMICO-FINANZIARIA 

In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti decine di interventi e indagini, che hanno portato alla denuncia di 67 soggetti, di cui 14 tratte in arresto e all’accertamento di operazioni di riciclaggio per oltre 135 milioni di euro

Importanti anche le attività di ispezioni e controlli antiriciclaggio messi in campo d’iniziativa, che hanno portato alla verbalizzazione di diversi soggetti e alla contestazione di decine di violazioni amministrative con la constatazione di sanzioni pecuniarie per centinaia di migliaia di euro: particolare attenzione agli obblighi e alle incombenze antiriciclaggio a carico di money transfer, professionisti e attività di compro-oro

Le violazioni accertate più di frequente hanno riguardato la corretta identificazione dei clienti, la conservazione della documentazione utile a ricostruirne l’operatività e l’omessa segnalazione di operazioni potenzialmente riconducibili a fenomeni di riciclaggio di denaro provento di condotte illecite. Sono state approfondite 324 segnalazioni di operazioni sospette. 

In materia di reati fallimentari e del codice della crisi d’impresa sono stati verbalizzati 33 soggetti e accertate distrazioni patrimoniali per circa 260 milioni di euro. 

In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 33 soggetti; eseguiti, inoltre, circa 1600 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. 

Nel periodo in esame, i dipendenti Reparti del Corpo hanno sequestrato oltre 62 kg di sostanze stupefacenti, denunciando all’A.G. un centinaio di soggetti (di cui 36 in stato di arresto) e segnalandone quasi 200 ai Prefetti. Sequestrati oltre 70.000 euro in contanti, autoveicoli, sostanze da taglio e per il confezionamento

Sul versante della tutela del mercato dei beni e dei servizi, sono stati eseguiti 152 interventi, sviluppate 18 deleghe dell’Autorità Giudiziaria e denunciati 26 soggetti. A seguito di tali attività sono stati sottoposti a sequestro circa 65 mila prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy, non sicuri e in violazione della normativa sul diritto d’autore. 

L’attività del Corpo ha riguardato anche il comparto agroalimentare: in tale ambito diversi controlli hanno consentito di sequestrare, tra le altre, merci e beni alimentari di vario genere e olii vegetali di varia tipologia recanti indicazioni non veritiere, nonché di accertare una vendita di patate riportanti una falsa indicazione di origine per oltre 225 tonnellate. 

CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO, CONCORSO IN OPERAZIONI DI SOCCORSO E NEI SERVIZI DI ORDINE E SICUREZZA PUBBLICA 

Nel quadro della più ampia missione di concorso alla sicurezza interna ed esterna del Paese, la Guardia di Finanza di Vicenza assicura un’ampia azione di contrasto ai traffici illeciti anche mediante il pattugliamento da parte del dispositivo terrestre e aeronavale del Corpo. La suddetta azione di contrasto viene assicurata, infatti, nell’ambito dei numerosi servizi di controllo economico del territorio e del Servizio “117”, oggetto di recenti interventi in campo operativo, addestrativo e tecnico-logistico, finalizzati a incrementare la prontezza operativa e l’efficacia d’intervento delle pattuglie, a riscontro delle segnalazioni del cittadino. 

L’impegno concorsuale del Corpo nella tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica nella provincia berica, sotto l’egida di Prefetto e Questore, è stato particolarmente intenso, e continua ad essere garantito nel quadro della gestione delle manifestazioni pubbliche e di eventi di particolare rilevanza. 

Oltre 2.500 gli equipaggi messi in campo negli ultimi mesi, sia nel quadro degli autonomi servizi di pattugliamento e di controllo economico del territorio, sia nell’ambito dei dispositivi di ordine e sicurezza pubblica predisposti dal Sig. Questore, ai quali si aggiungono 2.400 pattuglie impegnate in servizi di contrasto ai traffici illeciti in genere e di polizia giudiziaria d’iniziativa, con una media generale di 12 equipaggi al giorno dislocati sull’intero territorio provinciale. 

Numerose, infine, sono state le attività poste in essere dai dipendenti Reparti territoriali con il supporto del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, al fine di garantire un’adeguata cornice di sicurezza anche per i cittadini e gli avventori delle zone interessate dalle attività d’istituto. Gli equipaggi degli elicotteri della Guardia di Finanza hanno operato, in tutta la provincia, in occasione di partite di calcio, operazioni interforze “ad alto impatto”, concerti, manifestazioni di protesta, eventi di massa come la 95° Adunata degli Alpini e in tante altre attività a supporto delle pattuglie a terra del Corpo impegnate in azione di controllo economico del territorio. 

Di particolare rilievo la partecipazione di questo Comando Provinciale e del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia alle operazioni di assistenza, supporto alle attività di protezione civile e soccorso, monitoraggio del territorio in occasione degli eventi alluvionali che hanno interessato la città e la provincia di Vicenza il 28 febbraio e il 16 maggio scorsi, avvenute sotto il coordinamento della Prefettura, in sinergia con Protezione Civile e i Sindaci dei territori interessati. 

Fin dalle primissime ore connesse agli intensi fenomeni di maltempo e di piena dei fiumi, in particolare, i 2 equipaggi della “Volpe 510” e “Volpe 513” del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, unitamente a decine di pattuglie del Comando Provinciale di Vicenza, sono intervenuti a supporto delle Autorità competenti in attività di assistenza, soccorso e protezione civile, ausilio alla viabilità, pattugliamento per finalità di “anti sciacallaggio” nelle aree più colpite ed esposte del territorio, consentendo altresì di effettuare diversi sorvoli sull’intero territorio della città capoluogo e di altri comuni interessati, per comprendere la gravità della situazione e meglio orientare le operazioni di soccorso. 

I sopralluoghi aerei sono stati effettuati anche con l’imbarco di funzionari della Protezione Civile, dei comuni di Vicenza e di Marostica e di personale tecnico delle Aziende municipalizzate, del Genio civile, dei competenti Centri Operativi Comunali, nonché del Sig. Prefetto di Vicenza e di alcuni sindaci interessati. 

In tale frangente, le foto e i video effettuati dagli equipaggi, mediante il ricorso alle peculiari dotazioni tecnologiche dei velivoli della Guardia di Finanza – che possono effettuare riprese foto-video ad altissima risoluzione – hanno consentito ai soccorritori di meglio individuare le situazioni di pericolo e orientare gli interventi a terra. 

Anche la sede del Comando Provinciale di Vicenza della Guardia di Finanza, peraltro, è stata oggetto di allagamenti di ampi spazi esterni, di uffici, alloggi di servizio e aree comuni. Fin dalle prime ore della notte del 28 febbraio e del 16 maggio, infatti, i finanzieri in servizio nella predetta caserma hanno avviato le operazioni di messa in sicurezza del sito, grazie anche al prezioso e tempestivo intervento della Protezione Civile comunale e dei Vigili del Fuoco. 

ATTIVITA’ DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITA’ DI PROMOZIONE SOCIALE DEL CORPO. 

In aggiunta, nel corso del 2024 il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vicenza, in collaborazione con altre prestigiose Istituzioni cittadine, ha continuato nell’opera di significativa valorizzazione dello straordinario complesso monumentale di San Tomaso in berga, sede delle Fiamme Gialle beriche, nonché caserma più antica della Guardia di Finanza in Italia. Migliaia i visitatori che hanno potuto ammirare le bellezze del complesso convenutale San Tomaso, sede del comando delle Fiamme Gialle beriche. 

Oltre alle consuete aperture straordinarie del complesso in occasione della Festa della Repubblica, della 95° Adunata Nazionale degli Alpini e della Giornata delle Forze Armate – grazie alla preziosa collaborazione del Fondo Ambiente Italiano Vicenza e F.A.I. Giovani Vicenza – sono proseguite le attività di recupero e valorizzazione del complesso. 

Sono in corso i lavori per la realizzazione di opere di consolidamento e recupero della ex Chiesa di San Tomaso e del campanile, a cura della Soprintendenza archeologica alle belle arti e al paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza: come noto, si tratta di interventi, finanziati con fondi P.N.R.R., per circa 1,6 milioni di euro. 

Sono, altresì, in fase di sistemazione ulteriori ambienti del complesso monastico che fanno seguito alla recente “riapertura” dello splendido Oratorio di San Giovanni Battista che insiste nell’ampia area prativa del complesso, presso l’ex brolo delle monache, rimasto consacrato nei secoli e restituito al culto.