E’ difficile che una confessione religiosa faccia appello alla guerra (1), per cui siamo abituati agli appelli per la pace in questo ambito – si legge nella nota a firma di François-Marie Arouet di Aduc (qui altre note dell’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –. A maggior ragione nelle chiese cristiane e, in particolare cattolica. In virtù di questa facilità di interlocuzione sulla pace, il Sindaco di Firenze si è dato alla gloria in un vertice di Sindaci del Mediterraneo nella sua città, vertice con benedizione e presenza di papa Francesco.
Nel vertice dei Sindaci la presenza femminile è di sole sette prime cittadine. Una pletora di maschi che poi si genufletterà a verbo e benedizione del papa cattolico.
Sulla capacità della Chiesa cattolica di condizionare le scelte politiche belliche, c’è poco da dire, la storia parla: il Vaticano ha sempre scelto di stare lì dove tira il vento (2): le vicende italiane del fascismo e della seconda guerra mondiale sono note.
Ora a questa Chiesa si aggiungono i sindaci maschi del primo cittadino di Firenze.
Maschi e prelati (maschi anch’essi) non hanno mai brillato per essere protagonisti di pace, ma l’occasione c’è e dire di essere per la pace fa figo. Sui risultati di questo mix… sembra che non ci sia cognizione di causa/effetto, sia perché la guerra è di per sé maschia ed è più difficile che i maschi facciano opposizione a se stessi, sia perché proprio non sanno che fare, ma intanto ci sono, dominano i media.. e l’effetto auspicato ci sarà: rivolti ad altrettanti prelati ed altrettanti maschi parleranno di loro con loro stessi.
Il mondo intanto continuerà a girare come al solito.. dove oggi è trend l’invasione russa dell’Ucraina, che dei maschi primi cittadini e dei prelati non se ne accorgerà nessuno. C’è un modo di dire “non fiori ma opere di bene”… bene, i nostri maschi e prelati stanno spendendo (i nostri soldi -3) per i fiori, ché di “opere di bene” non saprebbero neanche da dove cominciare, non rientra nel loro dna.
Non chiediamo che questi maschi Sindaci vadano sul fronte bellico, convochino i loro consigli comunali nei municipi ucraini sotto bombardamento, si schierino come barriere umane a protezione di chi scappa. Alla Chiesa cattolica non chiediamo nulla, sono uno Stato a se stante (4) e, volendo, potrebbero decidere ben oltre le parole mobilitando le loro missioni, anche facendosi clamorosamente espellere.
Per capire: si è mai vista una qualche guerra dichiarata da femmine? (5). E allora, visto questo potere antibellico delle donne, perché non facciamo gestire tutte le crisi a loro?
E invece no: Sindaci maschi e prelati maschi.
Non ci sentiamo avventurieri nel ribadire che questi maschi di ogni tipo, e i loro convegni, proprio non servono a nulla… anzi, nella tenzone tra maschi fanno sentire più maschio quello che la spara più grossa e tira i pugni con maggiore forza, come fa il maschio Putin.
1 – a parte alcune componenti estreme che, ad esempio l’Iran, non hanno comunque poteri istituzionali
2 – con alcune eccezioni di missioni dove il cattolicesimo è minoritario, e per questo anche perseguitato
3 – i Sindaci spendono i soldi dei contribuenti, i prelati i soldi che gli arrivano dal Concordato… sempre soldi dei contribuenti
4 – anche se nelle cerimonie ufficiali italiane il loro ministro degli Esteri è parificato al nostro presidente della Repubblica, come abbiamo visto di recente all’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio di Stato: https://www.aduc.it/comunicato/giustizia+italia+vaticano+cerimonia+al+consiglio_34040.php
5 – rare eccezioni ci sono ma, per l’appunto, rare
François-Marie Arouet – Aduc