Di Daniele Germinario e Tommaso Pellegrini. Appena qualche giorno fa, più precisamente dal 7 al 10 febbraio, si è tenuta la sessione di scambi più importante della stagione NBA 2021/’22, che ha visto un gran numero di giocatori lasciare le loro precedenti franchigie per approdare in nuove città in cerca di fortuna. Tra questi, i nomi che maggiormente risaltano sono quelli di Domantas Sabonis, scambiato dagli Indiana Pacers ai Sacramento Kings e James Harden che, per la seconda volta in poco più di un anno, ha nuovamente richiesto una trade grazie alla quale è arrivato nella citta di Philadelphia.
Gli scambi nell’NBA, a differenza di altri sport come ad esempio il calcio, non hanno un periodo di tempo prestabilito durante il quale vanno effettuati, bensì possono avere luogo in qualsiasi momento purché non si superi la data definita trade deadline, che rappresenta l’ultimo giorno utile per apportare modifiche alle varie squadre in vista della conclusione della stagione regolare e successivi Play-off.
Alcune squadre sfruttano questa possibilità, in base ai loro bisogni, per apportare cambiamenti radicali all’interno della franchigia; non è raro infatti vedere società che decidono di abbandonare i loro progetti iniziali, andando a smantellare la propria squadra per puntare su singoli giocatori intorno ai quali costruire il loro futuro. Un esempio, proveniente proprio dall’ultima sessione di scambi, è rappresentato dai Portland Trail Blazers e dai Washington Wizards, i cui migliori giocatori sono stati quasi tutti scambiati, eccezion fatta per le rispettive star Damian Lillard a Portland e Bradley Beal a Washington, su cui le franchigie hanno intenzione di puntare il tutto per tutto nelle prossime stagioni.
Oltre a quelle appena elencate, le trade più importanti ad essersi realizzate sono lo scambio di Domantas Sabonis da Indiana a Sacramento e, ultima ma non per importanza, la cessione di James Harden dai Brooklyn Nets ai Philadelphia 76ers.
La prima di queste si è tenuta in data 8 febbraio ed ha visto come protagonista l’ala grande dei Pacers. Per Sabonis questa non è stata sicuramente un’annata semplice, infatti, dopo l’exploit avuto durante la scorsa stagione, l’appena venticinquenne lituano ha visto caricato sulle sue spalle il futuro dell’intera squadra, ormai rimasta a corto di altri validi giocatori. È stata quindi una sorpresa inaspettata la notizia della sua partenza per Sacramento, dove tuttavia si spera sarà in grado di migliorare e trovare un’ambiente più accogliente, in compagnia di un’altra promessa del basket americano come il playmaker dei Kings De ‘Aaron Fox.
Ma lo scambio di maggior importanza è arrivato solo due giorni dopo, proprio durante l’ultima giornata, appena prima della chiusura del mercato, tra i 76ers ed i Nets, ed ha riguardato alcuni dei loro migliori giocatori; primo tra tutti James Harden.
Anche l’ex MVP della stagione 2017/’18 non se la sta passando molto bene, registrando infatti quella che, secondo le statistiche, risulta essere la sua peggior stagione dal suo arrivo in NBA.
La personalità di Harden non gli ha mai permesso di instaurare buoni rapporti sin da subito con gli altri compagni delle varie squadre in cui ha giocato e, in particolar modo, i suoi problemi si sono sempre più accentuati dalla stagione scorsa quando, dopo un primo periodo di stallo, causato dalle divergenze avute con la dirigenza degli Houston Rockets, ha insistentemente richiesto di essere mandato in un’altra franchigia. Per Houston questo è stato un duro colpo, essendo stata la storica squadra nella quale la guarda statunitense ha trascorso la quasi totalità della sua carriera divenendone un’icona.
D’altro canto però l’insoddisfazione del giocatore lo stava limitando a tal punto da averlo costretto a un trasferimento con destinazione Brooklyn, dove i tifosi lo hanno accolto a braccia aperte ed ha incontrato un clima più mite in compagnia di altre due stelle del calibro di Kevin Durant e Kirye Irving.
Anche qui però i dissapori non sono tardati ad arrivare, accentuati dai litigi con il compagno Irving e da una pesante sconfitta inflittagli in gara sette delle semifinali di conference contro i Bucks. Tutto ciò ha portato Harden a richiedere, a distanza di poco più di un anno, un’ennesima trade che lo ha portato, in data 10 febbraio, ad approdare a Philadelphia in cambio di tre dei migliori giocatori dei 76ers quali Seth Curry, Andre Drummond e più importante fra tutti Ben Simmons.
Grazie a questi scambi alcune franchigie hanno visto incrementarsi notevolmente le proprie chance di vittoria e le aspettative nei confronti di Sabonis e Harden sono più alte che mai, in particolar modo per la nuova guardia titolare dei 76ers che, insieme al centro Joel Embiid, vanno a formare una coppia pronta a contendersi il titolo.
L’unica cosa che resta da chiedersi è se effettivamente queste aspettative saranno ripagate oppure no.
Daniele Germinario frequenta il IV anno del Liceo delle scienze applicate “Leonardo da Vinci” di Bisceglie. Tra le sue passioni ci sono la musica, in tutte le sue sfacettature, la storia, gli anime e, più importante tra tutte, il basket in tutti i suoi aspetti.
Tommaso Pellegrini frequenta il IV anno del Liceo linguistico “Leonardo Da Vinci” di Bisceglie; gli piace mettersi alla prova e fare esperienze di ogni tipo; la sua passione più grande è senza dubbio lo sport, il basket in particolare, ma gli piace anche l’adrenalina che si prova in sella ad una moto e come tutti, si ciba di musica, come se contenesse linfa vitale.
Questo articolo è il frutto della collaborazione tra il giornale Vipiù.it e il Liceo Scientifico, Scienze Applicate, Linguistico e Coreutico “Da Vinci” di Bisceglie (BT) per i Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) sotto la guida del prof. Michele Lucivero.