Haru no Kaze – Vento di primavera, dal 3 al 7 aprile il festival della cultura giapponese

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Torna a Vicenza dal 3 al 7 aprile “Haru no Kaze – Vento di primavera – il Giappone a Vicenza”, il festival della cultura giapponese organizzato dall’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza organizza in collaborazione con l’Associazione Ukigumo.
Grazie all’impegno profuso e al lavoro compiuto nelle precedenti dieci edizioni, il festival ha avuto il pieno riconoscimento e l’apprezzamento dell’Istituto Giapponese di Cultura di Roma e del Consolato Generale del Giappone a Milano.
“Haru no Kaze”, in giapponese “Vento di Primavera”, riprende come ogni anno l’immagine del fiorire della primavera, con i fiori di ciliegio simbolo del Giappone e con il suo vento che spazza l’inverno e porta rinascita e nuova vita.
Lo sforzo organizzativo dell’associazione Ukigumo per questa undicesima edizione stagione è stato particolarmente intenso per proporre al meglio le diverse tipologie di iniziative, mantenendo sempre la massima cura nella salvaguardia dell’atmosfera e dell’estetica giapponese in tutte le espressioni artistiche tradizionali e moderne in programma.
L’intento è di creare un contatto reale tra la popolazione italiana, e in particolare vicentina, altrettanto ricca di cultura e tradizioni, e il Giappone, dando il giusto risalto e valore alle svariate forme espressive di questa cultura e agli aspetti tradizionali e formativi che da secoli sono alla base di questo popolo.
Le proposte di “Haru no Kaze 2019”, seguendo una formula ormai collaudata e apprezzata dal pubblico, riguarderanno rassegne espositive, ma anche incontri culturali, con dimostrazioni, mostre ed esposizioni.
Gli organizzatori si augurano di ottenere il riscontro avuto nell’edizione del 2018 che ha registrato il tutto esaurito nei laboratori e nelle attività proposte con liste d’attesa.

Uno degli appuntamenti principali del festival è lo spettacolo di venerdì 5 aprile alle 20.45 al Ridotto del Teatro Comunale con “Danza Butoh”. Prevendita on line www.tcvi.it , oppure alla biglietteria del Teatro Comunale aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 15 alle 18.15, tel. 0444 324442 (il servizio telefonico della biglietteria è attivo dal martedì al sabato dalle 16 alle 18). La danza Buoth fondata in Giappone negli anni 60 da Tatsumi Hijikata e Kazuo Ohno, si è poi sviluppata anche in Europa e nel resto del mondo in una forma d’arte d’avanguardia.
Ispirata all’arte e alla letteratura d’avanguardia europea e all’antica tradizione animista, sciamanica e rituale Giapponese, unisce l’arcaico al contemporaneo. Nel Butoh convivono il grottesco e il bello, ciò che spaventa e il poetico, l’erotico e l’austero, la saggezza della strada e lo spirituale. Oltre le forme sociali e della danza convenzionale, mette in atto una rivoluzione del corpo che desidera riunirsi allo Spirito.

Un altro momento significativo sarà quello dedicato alla conferenza di approfondimento della cultura giapponese di giovedì 4 aprile alle 20.45 ai chiostri di Santa Corona, in contra’ Santa Corona 4. Il tema trattato da Marco Fulgione sarà Il tatuaggio perduti, il tatuaggio fra sacro e profano, da Tokyo a Loreto, dai samurai ai crociati (aperto a tutti fino ad esaurimento dei posti disponibili).

Quest’anno ad “Haru no Kaze” ci sarà la possibilità di avvicinarsi allo Shiatsu, con una lezione introduttiva venerdì 5 aprile, dalle 16.30 alle 18 (ex scuola Giusti, in piazzale Giusti 23), e approfondirlo con sessioni individuali (il 4 aprile dalle 15 alle 19 all’ex scuola Giusti, il 6 aprile dalle 10 alle 12 in stradella Barche e il 7 aprile dalle 10 alle 12.30 all’ex scuola Giusti).

Sabato 6 aprile ritorna lo “Shod?”, la calligrafia giapponese, alle 14.30 alle 17 nella sede dell’associazione in stradella Barche. Sempre nella giornata di sabato, ma nella ex scuola Giusti si potrà partecipare a due sessioni introduttive di lingua giapponese a cura della signora Funakoshi (alle 15 e alle 16.30) e a Zazen “Sedere nel Silenzio”, pratica di meditazione zen, alle 20.45.

Domenica 7 aprile laboratorio di bonsai, a cura degli Amici del bonsai di Marostica, dalle 9.45 alle 13 al B55, in contra’ Barche 55, laboratorio di origami (l’arte di piegare la carta) a cura della Maestra Sato Yuko alle 15.30 o alle 16.45 all’ex scuola Giusti e una lezione introduttiva di Ikebana Sogetsu dalle 14.15 alle 17.30 in stradella Barche.

Due le esposizioni ad ingresso libero in programma al “Cantiere Barche 14”, in stradella delle Barche 14. La mostra di pittura contemporanea “Viola” di Yoshiko Suzuran, a cura di Shinya Sakurai, Maurizio Colombo e dell’associazione Ukigumo che verrà inaugurata il 3 aprile alle 18.30.. La mostra rimarrà aperta fino a domenica 7 con il seguente orario: dal 3 al 5 aprile dalle 17.30 alle 19.30, il 6 e il 7 aprile dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

Il 6 aprile e il 7 aprile, invece, si terrà l’esposizione di Ikebana Scuola Sogetsu “Ikebana, larte di creare con il materiale vegetale” a cura del Northern Italy Study Group, aperta il 6 aprile dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18, il 7 aprile dalle 10 alle 13 ed alle 15.30 alle 17.

Domenica 31 marzo dalle 9.30 alle 12.30 ci sarà un gazebo informativo della manifestazione sarà attivo presso l’ex scuola Giusti, in piazzale Giusti 23 (1º piano interno 6).

Mercoledì 3 aprile alle 11 a Palazzo Chiericati si terrà l’inaugurazione ufficiale di “Haru no Kaze” aperta a tutti.

Per tutte le attività è necessaria la prenotazione.

Per informazioni, prenotazioni ed iscrizioni: segreteria Associazione Ukigumo APS, 3381242085, gohan@ukigumo.it, www.ukigumo.it/eventi.

L’associazione è anche su Facebook e Twitter.

Tutti gli appuntamenti si possono consultare su www.ukigumo.it/eventi