Hit Show, sit in in Fiera delle associazioni pacifiste, OPAL e Rete italiana disarmo

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L’Osservatorio OPAL di Brescia e Rete italiana disarmo, assieme ad un nutrito gruppo di Associazioni pacifiste Vicentine, fin dalla prima edizione del salone fieristico hanno evidenziato l’anomalia di HIT Show nel contesto delle fiere espositive di armi dei paesi dell’Unione europea.

«HIT Show si contraddistingue, infatti», spiegano le associazioni in una nota, «per essere l’unico salone in cui vengono esposte tutte le tipologie di armi cosiddette “comuni” (cioè tutte le armi tranne quelle catalogate “da guerra”) a cui è permesso l’accesso al pubblico compresi i minorenni “accompagnati da un adulto”, nel quale non è previsto alcun divieto iniziative di chiara rilevanza politica (raccolte di firme per iniziative di legge, per petizioni e campagne) ed eventi “culturali” con rappresentanze di una sola parte politica».

«Il salone fieristico si è andato così caratterizzando come un’operazione ideologico-culturale, e di recente anche politico-elettorale, a favore della diffusione delle armi in Italia», prosegue la nota.

«A fronte di queste gravi anomalie, già negli anni scorsi abbiamo presentato precise proposte e abbiamo chiesto alle amministrazioni comunali di Rimini e di Vicenza di assumere le necessarie iniziative per pervenire ad un rigoroso regolamento di HIT Show. Le proposte avanzate dalle associazioni sono state alla base di diverse iniziative (mozioni, ordini del giorno, ecc.) presentate e votate nei Consigli Comunali di Rimini e di Vicenza e interrogazioni sono state presentate anche nei Consigli regionali del Veneto e dell’Emilia Romagna».

Rispetto alle sordità della politica e della Fiera, Sabato 8 Febbraio p.v. dalle ore 10,00 alle ore 12,00 saremmo davanti alla fiera in modo creativo per protestare contro i tentativi di diffondere in modo smisurato il possesso di armi.

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