Riflettori puntati sulla cessione di Farbanca, banca dedicata alle farmacie e alla sanità di proprietà della Banca Popolare di Vicenza, ma confluita nella bad bank dopo il passaggio dell’istituto veneto a Intesa Sanpaolo. L’istituto è infatti stato ceduto a fine dicembre dai commissari liquidatori al gruppo cinese Cefc. Le autorizzazioni di Banca d’Italia all’operazione effettuata dal gruppo cinese in Italia sarebbero attese per maggio, ma intanto sul mercato hanno cominciato a tenere banco negli ultimi giorni le notizie provenienti dalla Cina sulle indagini del Governo di Pechino sul gruppo Cefc.
Secondo quanto riferito negli scorsi giorni dal South China Morning Post la conglomerata sarebbe sotto inchiesta da parte del governo cinese. Incerte sarebbero anche le sorti del fondatore e imprenditore a capo di Cefc, il giovane imprenditore Ye Jianming.
Secondo alcuni media cinesi, tra cui il giornale economico Caixin, Ye Jianming sarebbe sotto indagine e alcuni media di Pechino hanno fatto trapelare anche la notizia di un arresto. Tuttavia la stessa Cefc ha smentito questa notizia. Secondo l’agenzia Reuters l’imprenditore sarebbe invece stato interrogato dalle autorità cinesi per sospetti reati economici.
Secondo i media cinesi, Cefc è riuscita a sfruttare i legami con alcune potenti famiglie di esponenti del Partito, fra cui quella del defunto presidente cinese Ye Jianying. Ye ha costruito legami con alte personalità del Partito chiamando ex generali dell’esercito a guidare le diverse aziende affiliate alla Cefc, riuscendo a ottenere giganteschi prestiti dalle banche di Stato. Tornando alla realtà italiana quali potrebbero essere gli effetti dell’indagine sull’attività di Cefc tra i nostri confini?
La conglomerata di Pechino ha realizzato l’operazione su Farbanca, ma era data come interessata anche alla piattaforma di gestione degli Npl di Intesa Sanpaolo e, per ultimo, era in corsa per Prestinuova, attività della ex Popolare di Vicenza, specializzata nell’erogazione di finanziamenti con cessione del quinto.
Su Farbanca, anche se al momento non sarebbe cambiato nulla rispetto alla decisione di vendere presa in dicembre dai commissari, c’è attesa per il via libera di Banca d’Italia che dovrà autorizzare il passaggio entro maggio. Ma intanto altri potenziali interessati a Farbanca, si starebbero muovendo per esaminare nuovamente il dossier: ad esempio, Banca Ifis che qualche giorno fa avrebbe esaminato in un consiglio la possibilità di riprendere in considerazione la transazione.
Nel frattempo, ieri sarebbero arrivate anche le offerte per Prestinuova. E, secondo i rumors, le proposte vincolanti sarebbero arrivate da soggetti attivi nella cessione del quinto e da private equity, ma non da Cefc che pure si era detta interessata. Il gruppo cinese si sarebbe ritirato in zona Cesarini dalla procedura.
di Carlo Festa, da Il Sole 24 Ore