La cultura ci salverà, questo è certo, ma adesso è la cultura che ha bisogno di essere salvata. Ne è convinto il consigliere provinciale con delega alla cultura Marco Guzzonato che oggi ha inviato un accorato appello ai colleghi sindaci del vicentino per invitarli, non appena sarà possibile, a riprendere le attività artistiche e di spettacolo con presenza di pubblico, rinnovando e rafforzando collaborazioni e progetti che coinvolgano teatri stabili, compagnie teatrali, cinema e cineforum, associazioni culturali, orchestre e gruppi musicali, musei e istituti culturali e tutte le organizzazioni e gruppi che producono cultura nei nostri territori.
“Il coronavirus ha cambiato le nostre abitudini di vita -afferma Guzzonato- stiamo tutti pagando un prezzo alto a causa delle necessarie misure di contenimento della diffusione del virus, ma c’è un settore che oltre a soffrire un blocco totale delle attività, pare anche dimenticato dagli organi di governo. Mi riferisco agli operatori della cultura, professionisti che non possono lavorare a causa del divieto di manifestazioni con presenza di pubblico, con evidenti ripercussioni economiche.”
Sono tanti, nel vicentino, i professionisti della cultura, gli attori, i musicisti, ma anche i produttori teatrali, le società di spettacolo, i cinema. Piccole imprese e lavoratori autonomi che non stanno ricevendo uno stipendio.
“In tempo di “pace” -sottolinea il consigliere alla cultura- ci rivolgiamo a loro per animare i nostri territori, per offrire ai concittadini opportunità di intrattenimento e di crescita, ma anche di aggregazione e socialità. E’ nostro dovere non dimenticarli ora che hanno bisogno del nostro sostegno. Anzi. Sono certo che il ritorno alla normalità passerà proprio attraverso la voglia e la possibilità di ritrovarci come comunità per un evento o uno spettacolo. Per questo chiedo ai sindaci e agli assessori alla cultura vicentini che tutto ciò che era programmato nelle settimane di sospensione venga recuperato. Non soltanto per offrire alla cittadinanza tutte le occasioni di cultura delle quali l’emergenza ci ha privati, ma anche per contribuire al sostegno degli operatori del settore culturale.”
Guzzonato chiede anche di tenere conto in queste settimane delle iniziative culturali alle quali il vicentino ha dovuto rinunciare a fronte dell’emergenza Covid-19, in modo da quantificare il volume.
“La Cultura è il loro lavoro, la loro vita – conclude Guzzonato- Questo, per fortuna, vale anche per noi e per tutti i cittadini: la Cultura ci fa vivere. I Comuni del Vicentino sostengono la Cultura.”