I diplomatici UE si incontrano di nuovo per cercare di trovare un piano per limitare il prezzo del petrolio russo

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diplomatici UE petrolio via mare
Petrolio trasportato via mare

I diplomatici dei 27 Paesi dell’Unione Europea si sono incontrati nuovamente per discutere un piano per imporre un tetto al prezzo del petrolio russo, ma, secondo tre alti diplomatici dell’UE, ancora una volta non sono riusciti a trovare un accordo sui dettagli finali di una politica che intende contribuire a frenare il flusso di denaro che finanzia la guerra della Russia in Ucraina.

Gli Stati Uniti e gli altri alleati dell’Ucraina stanno cercando di limitare le entrate petrolifere della Russia, una componente chiave dell’economia russa fiaccata dalle sanzioni internazionali, ma gli ambasciatori dei 27 Paesi membri dell’Unione Europea riuniti a Bruxelles non sono riusciti a trovare un accordo sul prezzo massimo che gli acquirenti del petrolio russo potrebbero pagare per la vendita al di fuori dell’Unione Europea.

Un embargo dell’Unione Europea sulle importazioni di petrolio russo scatterà il 5 dicembre, ma si applicherà solo all’interno del blocco dei 27 Paesi. Per limitare ulteriormente i guadagni finanziari della Russia, il Gruppo dei 7 Paesi più industrializzati, guidato dagli Stati Uniti, vuole far leva sul ruolo che le imprese svolgono nel commercio globale del petrolio.

La scorsa settimana è stato chiesto agli ambasciatori dell’Unione Europea di fissare un prezzo compreso tra 65 e 70 dollari al barile e di essere flessibili nel far rispettare il limite. Il parametro di riferimento per il prezzo del petrolio russo, noto come miscela degli Urali, ha oscillato tra i 65 e i 75 dollari al barile negli ultimi tre mesi.

Fonte: The Vision