I fatti top di ieri nel “Buongiorno Rep” dell’8 ottobre di Maurizio Molinari, direttore di “la Repubblica”: domina la guerra in Israele

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Buongiorno Rep di Maurizio Molinari letto da ViPiu
Buongiorno Rep di Maurizio Molinari letto da ViPiu

Hamas ha colpito il cuore di Israele, scrivendo una pagina di dolore probabilmente senza precedenti dai tempi della guerra del Kippur nel 1973 – rileggiamo e sintetizziamo per voi i fatti più importanti di ieri nel “Buongiorno Rep” dell’8 ottobre di Maurizio Molinari, direttore di “la Repubblica” -. Come allora, anche ieri la morte è giunta inaspettatamente, sorprendendo Israele e il suo apparato militare e di intelligence, proprio all’alba di una giornata festiva. Migliaia di razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza, e le incursioni di commando a bordo di deltaplani a motore e pick-up hanno portato sangue e terrore nelle città e nei villaggi del sud dello Stato ebraico. Il bilancio delle vittime è destinato a salire di ora in ora, con almeno 300 morti e 164 ostaggi trascinati nelle mani delle brigate jihadiste verso Gaza.

Come riferiscono Daniele Raineri e Rossella Tercatin, questa operazione terroristica senza precedenti ha colto Israele completamente impreparata, spingendo il Primo Ministro Netanyahu a dichiarare lo stato di emergenza in tutto il Paese e a richiamare i riservisti alle armi. L’aviazione israeliana ha risposto con una serie di raid sulla Striscia di Gaza, causando oltre duecento vittime. Questa escalation è caratterizzata da esiti incerti, ma gli obiettivi sono chiari, come sottolineato nell’editoriale: ostacolare il processo di pace regionale a vantaggio di chi desidera solo guerra e la distruzione dello Stato di Israele.

La prova di ciò, come riporta Gabriella Colarusso, è nei festeggiamenti con cui il fronte sciita, da Teheran al Libano di Hezbollah, ha accolto l’operazione militare di Hamas. Questo attacco segue in qualche modo la dottrina militare iraniana, e l’operazione è stata pianificata dall’imprendibile generale palestinese Deif, noto per il suo odio verso gli ebrei. Questa volta è riuscito a eludere i sofisticati sistemi di sorveglianza umana ed elettronica dell’intelligence israeliana.

L’errore di valutazione dell’intelligence israeliana, che non aveva previsto un attacco di Hamas data la sua presunta debolezza, ha portato a questa catastrofe, forse anche a causa delle divisioni politiche e sociali in Israele negli ultimi mesi, come sottolineato nell’articolo di Francesca Caferri. Queste divisioni si sono temporaneamente placate fino alla fine della guerra.

La comunità internazionale ha condannato fermamente Hamas, comprese le cancellerie europee e Washington, dove il presidente Biden ha promesso il pieno sostegno politico e militare a Netanyahu, con preoccupazione per l’effetto che la guerra potrebbe avere sugli accordi di Abramo tra Israele e l’Arabia Saudita.

Le prossime ore e giorni determineranno gli sviluppi di questa situazione, e se la chiamata di Hamas alla jihad sarà seguita anche da Hezbollah e dai palestinesi della West Bank.

In Italia, la giornata, che  ha segnato una giornata importante per la sinistra e il sindacato, è stata segnata dalla protesta della Cgil, che ha portato oltre duecentomila persone a Roma in difesa dei diritti legati al lavoro, alla salute e all’istruzione minacciati dalle politiche del governo di destra. La Cgil ha sottolineato la questione fiscale come una questione sociale di rilievo.

Nella prima pagina – conclude così Maurizio Molinari il suo “Buongiorno Rep” dell’8 ottobre -, abbiamo anche la notizia dell’identificazione dell’uomo che ha girato il video usato da Salvini per attaccare la giudice catanese Apostolico, rivelando che si tratta di un carabiniere. Infine, il lungo reportage sull’Italia e il tabù nucleare, con un’inchiesta che esplora il futuro dell’energia atomica nel nostro paese, curata da Luca Fraioli e dai nostri corrispondenti in Francia, Germania e negli Stati Uniti.


Da “Buongiorno Rep” dell’8 ottobre di Maurizio Molinari, direttore di “la Repubblica”.

Qui la serie della “lettera” del direttore di la Repubblica agli abbonati e lettori