Il legame tra lo sport e il cinema è molto più stretto e forte di quello che si potrebbe pensare. Ci sono tanti aspetti in comune, ma soprattutto numerosi fattori che rendono lo sport una fonte inesauribile di storie che sono perfettamente adatte per essere trasmesse al cinema.
Non è un caso, come spiegato benissimo all’interno dell’analisi realizzata da uno dei più noti e affidabili casinò online, ovvero Betway, che alcune storie sportive abbiano ottenuto un successo planetario anche sul grande schermo.
Credibilità e gli altri fattori
Come si evince da un articolo molto interessante che è stato pubblicato su L’insider, gli eventi dei film devono avere sempre un alto livello di plausibilità, altrimenti difficilmente il pubblico riuscirà ad appassionarsi. I film che hanno ad oggetto lo sport riescono a fare quasi sempre centro tra il pubblico, semplicemente per via del notevole stuolo di emozioni che sono in grado di regalare agli spettatori.
È proprio questo lavoro di trasposizione delle emozioni, spesso e volentieri collegate al premio da vincere negli eventi sportivi è il principale segreto che aiuta a spiegare anche il successo di tante pellicole legate al mondo dello sport. Per essere in grado di sfruttare per intero la forza che caratterizza tali emozioni, ecco che la trama di un film deve essere molto credibile e convincente. Il rischio, in caso contrario, è quello di diventare banale e ridicola e non ce lo si può proprio permettere, soprattutto in riferimento alle scene finali del film.
Alcuni esempi perfetti
Anno 2004, nelle sale viene lanciato Million Dollar Baby, di Clint Eastwood, un film che ha sbancato tutti i botteghini. Merito di un capolavoro del cinema, con una sceneggiatura ideale per narrare una serie di vicende che sono in grado di regalare sempre emozioni molto forti. Tra il pugile di colore (interpretato magistrale da Morgan Freeman) che fa anche da narratore e il suo allenatore, nonché una sorta di scudiero, Frankie Gunn, interpretato proprio da Clint Eastwood, la storia si sviluppa in maniera affascinante e molto coinvolgente.
E cosa dire di “Fuga per la vittoria”, un film di John Houston che risale al 1981? Un altro vero e proprio capolavoro, che trae ispirazione da una partita, dai toni decisamente drammatici, che è stata disputata nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale, in cui le due compagini protagoniste erano dei tedeschi e degli ucraini che avevano solamente un obbligo da rispettare, quello di perdere. In palio, c’era la loro sopravvivenza. Nel caso in cui avessero vinto, la loro vita sarebbe stata persa. Un cast d’eccezione per un film spettacolare che va a stravolgere la storia, dando sempre maggiore risalto al valore della libertà.
Tornando indietro di altri cinque anni, ecco “Rocky”, realizzato da John G. Advisen. Un successo che dura ancora al giorno d’oggi, per un film che è diventato una pietra miliare nel mondo del cinema e, se vogliamo, l’esempio perfetto di come lo sport riesce a fare breccia anche sul grande schermo.
In questa pellicola, emergono tutte le doti di attore di un giovane e sconosciuto Sylvester Stallone, che in men che non si dica diventa un divo acclamato da tutti gli Stati Uniti, rappresentando una figura leggendaria per Hollywood. Rocky Balboa è la storia di un pugile italoamericano, nato dalla fantasia di Stallone che si è occupato anche della scrittura della sceneggiatura.