I momenti più memorabili del calcio italiano

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In tre giocano vicino a un edificio di cemento
In tre giocano vicino a un edificio di cemento

È uno dei discorsi più risaputi al mondo, un perfetto modo per iniziare qualsiasi serata al bar (a meno che non vi troviate all’estero: ve lo sconsigliamo!): il calcio italiano è il più bello del mondo. Abbiamo una storia che è lì a ripetercelo, con momenti di altissima epica e poesia, imprese che sono entrate nella storia e nel cuore di milioni di appassionati di questo sport, quello più seguito al mondo.
Certo, ci sono molte altre scuole in grado di contenderci il titolo (inglese e spagnola su tutte), ma noi siamo ancora convinti che il nostro modo di interpretare il pallone, o, come soleva dire Gianni Brera, “Eupalla”, sia ancora il migliore sulla piazza. Nelle prossime righe vedremo quali sono, a nostro avviso, i momenti di più alto pathos nel calcio italiano, pescando sia dalle esperienze della nostra Nazionale che dalla storia di qualche club. Pronti?

LA NAZIONALE ITALIANA: UNA BRUCIANTE PASSIONE AZZURRA
Impossibile pensare agli Azzurri senza farci subito venire alla mente l’adrenalina incredibile da cui siamo stati travolti nell’anno magico 2006: reduci da uno scandalo capace di mettere il silenziatore al calcio del nostro Paese, siamo invece stati in grado di ribaltare la sorte a nostro favore, vincendo un Mondiale combattuto, pieno di polemiche e davvero avvincente. Le scommesse sportive  sul mondiale si sprecavano, così come le quote a favore di questa o di quella compagine. Noi siamo usciti vincitori dopo aver lottato su ogni pallone e su ogni calcio di rigore, soprattutto sull’ultimo, battuto da Fabio Grosso, quello che ci ha fatto urlare (come da tradizione quattro volte) “Campioni del mondo”, ma anche “Vogliamoci tanto bene, perché abbiamo vinto tutti stasera”!

PARLANDO DI CLUB…
Impossibile non nominare il Milan di Sacchi: difesa granitica, zona, furigioco e soprattutto loro, gli olandesi. Spettacolo puro, forza, potenza e fantasia in ogni comparto, imprese stellari. Questi gli ingredienti che, oggi, farebbero la fortuna di molti appassionati scommettitori, perché sarebbe come mettere in cassaforte un risultato ogni volta: forse ai tempi giocavamo la schedina e ci ricordiamo di quanto fosse semplice puntare su una vittoria di quel Milan, capace di regalare tante emozioni anche agli avversari, che spesso si tiravano giuù il cappello di fronte a tanta classe.
Parlando di grandi imprese, però, è impossibile non guardare a quella che è la più grande mai portata a termine da una squadra di club italiana: il Triplete, aggiudicatosi dall’Inter di José Mourinho nell’anno di grazia 2010: ovviamente si parla di un modo di intendere il calcio nettamente diverso da quello del vecchio Milan, ma parliamo di una squadra dall’incredibile forza mentale, incapace di arrendersi anche quando le circostanze volgevano a suo sfavore: parlando di scommesse, chissà in quanti hanno perso qualche anno di vita a causa delle palpitazioni, seguendo la cavalcata di questa squadra imbizzarrita. “Pazza”, dicevano tutti, e in grado di far impazzire.

Sì, anche solo scrivendo queste righe ci troviamo a dover ammettere che davvero il calcio italiano ha qualcosa in più: abbiamo nel sangue un’eterna passione, in grado di coinvolgerci tutti, a qualunque età, in qualsiasi momento.