I nuovi e futuri politici, Aduc: Fedez ci sta proprio bene…

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Fedez
Fedez

A parte i vari gruppi e leader populisti/nazionalisti che la storia ci ricorda e che ancora oggi sono in auge e/o accreditati (1), sembra che si stia diffondendo un moralismo che si rimarca per la presunta serietà e presunto decoro estetico dei propri principi premette nella nota su Fedez he pubblichiamo l’Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).

Questo moralismo ha oggi un suo stigma, si chiama Fedez, rapper noto alle cronache dello spettacolo e della politica per varie performance; anche per sua moglie, Chiara Ferragni, che qualunque cosa tocchi sembra che diventi oro (inclusa la Borsa).
Il nostro rapper, facendo il suo mestiere, ha annunciato che le prossime elezioni politiche lo vedranno protagonista. Come… lo vedremo.
Già se ne discute e il rapper ha già ottenuto un proprio risultato. Ne discutono alcuni indignati come se al governo (AL GOVERNO) non ci fossero oggi quelli che, a botta di vaffanculo e traversate a nuoto dello stretto di Messina, non fossero stati votati dagli italiani per entrare in Parlamento e aprirlo come una scatoletta di tonno. E come se all’opposizione (e anche come PRIMO PARTITO NEI SONDAGGI) non ci fosse il partito di Giorgia Meloni che, per esempio, – dichiarata pro vax – dice cose con logiche del tipo “Quindi io devo vaccinare mia figlia, di 5 anni, con un vaccino che non ha terminato la sperimentazione, per consentire agli immigrati di sbarcare illegalmente in Italia… mi faccia capire.. “ (2). E come se al governo, e nello stesso tempo all’opposizione, non ci fosse il partito di Matteo Salvini, la cui collezione di prese di posizione “strane” e populiste è lunghissima. Ovviamente ci sono esempi a cui diversi personaggi di tutti gli altri partiti non sfuggono.
Ma crediamo che, senza dover andare a scomodare la memoria dell’on. Ilona Staller-Cicciolina (una suora a confronto dei suoi emuli attuali), abbiamo reso l’idea di come oggi è l’agorà politica e come si inserisce il probabile futuro on.Fedez, ben visto per le sue idee dalla cosiddetta sinistra (quella moralista inclusa) pur nel suo essere “macchiaiolo” e “business” nelle sue performance.

Qualcuno degli indignati della Buoncostume della politica, dovrebbe porre attenzione a questo scenario, anche mediatico. Nella società politica (e non solo) dell’informazione, siamo quel che diciamo e quello che appariamo. Se abbiamo delegato l’essere politico e sociale a coloro che in parte abbiamo elencato prima (3), e se abbiamo delegato l’apparire ad un regime mediatico interessato più all’urlo e al rutto che all’informazione.. Fedez, non solo ci sta proprio bene ma lo ingentilisce… quantomeno in alcuni contenuti.

1 – si pensi a Donald Trump, soprattutto quello dell’assalto a Capitol Hill. Rodrigo Duterte (ex presidente Filippine) che ha costruito la sua popolarità facendo impunemente ammazzare per strada i tossicodipendenti. Daniel Ortega (rieletto per la quarta volta presidente del Nicaragua), in un Paese allo sbando e che quando apre bocca è macchietta di se stesso e del movimento sandinista che a suo tempo “liberò” il paese centroamericano… l’elenco è lunghissimo.
2 – Controcorrente/Rai
3 – https://www.aduc.it/articolo/associazioni+consumatori+fumo+utilita+ruolo+dello_33468.php