Dalla televisione fatta di virologi, pseudo-esperti, personaggi senza una particolare competenza se non quella di avere opinioni strambe, siamo passati, grazie (?) ai talk show, ai salotti della geopolitica, dei generali, degli storici, degli inviati di guerra. Una vera e propria indigestione di pareri e di volti, il più delle volte inutili ai fini del dibattito, ma fondamentali per colmare il flusso di un tipo di format che punta tutto sulla quantità.
Oggi, il talk show è infatti lo spazio adibito all’infotainment monotematico, in una progressiva e irreversibile delegittimazione di qualsiasi forma di dialogo civile. La lite in diretta, le opinioni urlate, gli exploit dei vari collegamenti che vengono staccati per il troppo frastuono generano ascolti ma non garantiscono altro che uno spettacolo di opinionismo narcisistico.
Fonte The Vision
