L’estate significa viaggiare e la Bertoliana, durante questi mesi estivi, dedica al tema dei viaggi uno spazio all’interno dei suoi social, Facebook e Instagram .
Sotto i titoli “sì, viaggiare” e “turisti per casa” saranno presentati da un lato i libri rari e antichi dedicati alle esplorazioni che fanno parte del patrimonio della biblioteca vicentina e dall’altro saranno raccontati i “foresti” che nel Novecento, soprattutto dal dopoguerra in qua, hanno visitato Vicenza.
Le rassegne inizieranno da domani, giovedì 2 luglio, e accompagneranno i “lettori-viaggiatori” della Bertoliana fino ad agosto ogni martedì, giovedì e sabato.
Tra i “turisti per casa” (che in città non sono mai giunti per caso) sarà raccontato quando e perché sono arrivati a Vicenza, fra gli altri, Peggy Guggenheim, Gino Bartali e Fausto Coppi, Ugo Tognazzi, Totò e Anna Magnani, Paolo Conte, Albert Camus, Gigi Riva, Luigi Pirandello assieme a Gino Cervi, Orson Welles, Salvador Dalì, Alex Zanardi, Olivia de Havilland (la “Melania” di “Via col vento”), i Jethro Tull, Arturo Benedetti Michelangeli, Renato Zero, Steven Spielberg, papa Wojtyla, Mina. La rassegna è curata da Antonio Di Lorenzo.
Sull’altro versante, saranno presentati i “viaggi estremi” dei tempi antichi attraverso manoscritti e libri rari della Bertoliana. La rassegna mostrerà i “portolani” e le carte nautiche manoscritte del Cinque e Seiceinto che descrivono coste e porti, soprattutto del Mediterraneo, la relazione di Filippo Pigafetta (appartenente alla stessa famiglia di Antonio) sul viaggio in Egitto, Arabia e Mar Rosso del 1576-1577; ci sarà spazio per il libro del 1621 di don Buell, catalano, abate di Montserrat, partito con scopi evangelizzatori, che racconta anche di mostri marini e di cannibali; si parlerà del libro di Nicolò de Nicolai del 1580 sul viaggio dal Delfinato in Turchia, ma anche de “Le isole più famose del mondo”, una guida turistica del 1576 dell’umanista toscano Tomasso Porcacchi; ci si spingerà sino agli antipodi del globo con “I viaggi del capitano Giacomo Cook” del 1794, che arrivò in Australia e Nuova Zelanda; si parlerà della rivista “Il giro del mondo” nata nel 1863 a Milano e infine di Guido Piovene e del suo “viaggio in Italia” del 1956.