Elena Donazzan, assessore al Lavoro del Veneto, ha commentato l’esito positivo del tavolo di crisi sulla Ideal Standard di Borgo Valbelluna, con il passaggio dei lavoratori a una nuova cordata di imprenditori, in parte veneti.
“Siamo particolarmente felici e soddisfatti di questo risultato che dimostra ancora una volta l’efficacia e l’incisività del nostro modello di gestione delle crisi aziendali – commenta l’assessore regionale -. Grazie ad un importante lavoro di squadra, è stata ottenuta la salvaguardia occupazionale, un progetto di ricambio generazionale e un piano industriale di rilancio del sito produttivo di Trichiana che soddisfa tutte le parti coinvolte, mantenendo gli impegni presi nei momenti di maggiore difficoltà.
“La Regione del Veneto, attraverso la nostra Unità di Crisi aziendali, continuerà a monitorare gli sviluppi – conclude Elena Donazzan – convocando, periodicamente, il Tavolo istituzionale al fine di fare il punto della situazione”.
Nella medesima nota anche il punto di vista del tavolo istituzionale della Regione del Veneto, coordinato dall’Unità di Crisi aziendali regionale, “sulla notizia che giovedì scorso è stato siglato il verbale ex Art. 47 che prevede il trasferimento di tutti i lavoratori di Ideal Standard di Borgo Valbelluna nella nuova Società e, contestualmente, la procedura per l’avvio dei contratti di espansione che consentiranno il collocamento in pensione anticipata per i lavoratori che matureranno i requisiti pensionistici entro 36 mesi.
La crisi di Ideal Standard ha avuto il culmine lo scorso autunno, ad ottobre 2021, dopo l’annuncio della chiusura dello stabilimento di Trichiana da parte della proprietà nel corso di una riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico. In quell’occasione tutte le parti coinvolte e le istituzioni, a livello territoriale, regionale e nazionale, si sono unite ed hanno lavorato per condividere un percorso reindustrializzazione del sito di Trichiana, che è stato definito con la sottoscrizione dell’accordo del 17 novembre 2021.
Nel corso di questi mesi il lavoro condotto dal tavolo istituzionale, costituito presso l’Unità di crisi della Regione Veneto, composto oltre che dalla Regione, dal MISE, dalle parti sindacali, dalla proprietà di Ideal Standard e dall’advisor Sernet, ha portato all’individuazione del piano di reindustrializzazione presentato da Banca Internazionale Finint S.p.a., promotrice di una cordata composta da Delfin S.a.r.l., Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. e Za-Fin S.r.l. Il piano prevede il mantenimento della produzione di ceramica sanitaria, salvaguardando le competenze delle maestranze dello stabilimento”.