
La polizia locale di Vicenza ha identificato l’aggressore che, poco prima della mezzanotte dello scorso 3 febbraio aveva aggredito una donna di 36 anni in viale Roma, all’altezza dell’esedra di Campo Marzo. Si tratta di S. D., 28 anni, originario della provincia di Potenza, che il 14 ottobre 2024 era già stato colpito da un ordine di allontanamento dalla città di Vicenza, con foglio di via obbligatorio per quattro anni.
Secondo la ricostruzione dell’episodio, il 28enne, in sella a una bicicletta, si era avvicinato alla donna, intenta a prelevare una bici dal servizio di Bike Sharing, intimandole in tono minaccioso di non muoversi; la donna, spaventata, dopo aver detto all’individuo che non aveva nulla con sé e che doveva tornare a casa, si è incamminata velocemente verso piazzale De Gasperi. Raggiunta dal 28enne, è stata colpita e gettata a terra, sbattendo la testa al suolo. Le sue urla hanno attirato l’attenzione di alcuni passanti, intenti a passeggiare col loro cane nei pressi dell’hotel Campo Marzo. L’uomo, riconosciuto dai testimoni come un senzatetto italiano che spesso mendica in centro storico, si è dato alla fuga verso il Giardino Salvi. La donna è stata soccorsa dal Suem, prima di essere portata in pronto soccorso, dove le sono state riscontrate un trauma cranico, un’escoriazione al gomito e altri ematomi sul corpo.
Immediato l’intervento della polizia locale, arrivata sul posto con una pattuglia. La dettagliata descrizione dell’uomo da parte dei testimoni, ha permesso agli agenti di dare subito un’identità all’aggressore che, nonostante le ricerche avvenute le notte stessa, non è stato rintracciato. Un’ulteriore testimonianza da parte di uno dei passanti, fornita qualche giorno dopo l’aggressione, ha infine confermato che l’autore delle minacce e delle lesioni alla donna è il 28enne di Potenza.
La rapida identificazione del responsabile è dunque frutto del lavoro svolto dagli agenti con il prezioso contributo dei testimoni. Lavoro presentato questa mattina dal sindaco di Vicenza Giacomo Possamai, dal comandate della polizia locale Massimo Parolin e dal commissario Mirco Bassetto.
Il sindaco Possamai ha ringraziato gli agenti della polizia locale, che in pochi giorni sono riusciti ad identificare l’aggressore: «È stato un lavoro di indagine importante ottenuto grazie alle testimonianze di cittadini e cittadini che, quel giorno e nei giorni successivi, hanno aiutato a identificare questa persona. Ancora una volta l’aiuto e la collaborazione tra forze dell’ordine e cittadini è risultata decisiva».
Il comandante Parolin ha ribadito che l’immediatezza dell’intervento della polizia locale non avrebbe portato al risultato di identificare il responsabile senza il decisivo contributo dei cittadini. Ha poi ricordato il costante impegno degli agenti: «L’attività della polizia locale, che è continuamente impegnata nel frenare questi fenomeni, ha condotto solo nel 2024 a 15 mila interventi in tutto il territorio cittadino, per militare questi fenomeni che portano forte allarme sociale».
L’attività della polizia giudiziaria interna nel 2024
Per l’occasione il commissario Bassetto ha presentato alcuni dati relativi all’attività della polizia giudiziaria interna nel 2024: 154 soggetti indagati, 260 denunce contro ignoti per vari reati (come danneggiamento e furto), 60 persone fotosegnalate, 50 persone indagate per guida in stato di ebbrezza, 3 per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, altre 3 per guida senza patente, 4 persone indagate per rapina, 15 per furto, 5 per ricettazione, 6 per imbrattamento e danneggiamento, 21 per resistenza a pubblico ufficiale, 6 occupazioni di edifici o fondi altrui, 4 per possesso di armi senza autorizzazione, 37 altre denunce in ottemperanza al foglio di via (truffa, minacce, false attestazioni in atti pubblici, violenza, violazione del permesso di soggiorno), 36 denunce per smarrimento, 337 notifiche (molte per la Procura), e 517 documenti restituiti alle persone che gli avevano persi.