IEG Vicenzaoro January 2020: gioiello diventa smart, orecchino in grado di chiamare la polizia

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IL DESIGNER CLETO MUNARI PER LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “CLETO MUNARI JEWELRY”

Un orecchino in grado di chiamare la polizia in caso di pericolo. Un bracciale che offre calore grazie all’energia solare. Un anello che previene i problemi della pelle. Un braccialetto che racconta il patrimonio culturale del nostro Paese. Un accessorio capace di valorizzare il tempo. Ecco le migliori idee della maratona creativa in scena oggi a Vicenzaoro

#primavicenzaoro È in corso oggi a Vicenzaoro January, la manifestazione internazionale di riferimento per il settore orafo-gioielliero organizzata da IEG Italian Exhibition Group dal 17 al 22 gennaio, la prima edizione di The Gold Run, l’hackathon della tecnologia orafa dedicato a più di 60mila studenti e ricercatori, promosso in collaborazione con l’Università di Padova nel contesto di T.Gold.

The Gold Run apre Vicenzaoro alla commistione con il mondo della ricerca, avvicinando l’industry all’universo della formazione e invigorendo ulteriormente la carica innovativa dell’evento. Grazie anche al supporto di aziende di spicco nel mondo della tecnologia orafa – quali Legor Group, Sisma e Better Silver – e dell’associazione AFEMO, che raccoglie i fabbricanti esportatori di macchine per l’oreficeria, migliaia di giovani hanno potuto tradurre in progetti inediti e tangibili le competenze multidisciplinari che stanno alla base del settore, dalla chimica alla fisica, dal design all’implementazione di tecnologie digitali.

Al centro della call for ideas lanciata da IEG e dall’ateneo padovano un nuovo concetto di indossare il gioiello, reinventato in chiave smart dai cinque migliori progetti selezionati e presentati oggi alle ore 17 di fronte a un advisory board composto da aziende e protagonisti della industry.

Agata Pappalardo ha illustrato il sistema di prevenzione APS – Accurate pH Skin – incorporabile anche nei gioielli più raffinati, in grado di segnalare in tempo reale un’acidità eccessiva del pH dell’organismo, per prevenire infiammazioni e problemi della pelle.

Elinoor Castellan, con il suo Cultural Jewel, offre la sintesi ideale tra l’oreficeria e il patrimonio artistico del nostro Paese: un braccialetto unico, adatto sia a donne che a uomini, capace di segnalare a chi lo indossa la vicinanza a luoghi di interesse culturale tramite vibrazione. Grazie al collegamento Bluetooth o Wi-Fi con il cellulare, sarà possibile visionare in dettaglio la scheda del sito e decidere se visitarlo.

Linda Farinetti con This is Love, ha creato un gioiello in grado di aiutare le donne in caso di pericolo. Grazie a un localizzatore GPS e un pulsante da schiacciare in momenti di criticità, qualsiasi prezioso potrà diventare un terminale per trasmettere un segnale alla polizia o alle autorità di riferimento. Per rassicurare la persona in difficoltà, il gioiello rilascerà delle gocce di profumo, segnalando che l’operazione è andata a buon fine.

Il bracciale riscaldante a celle solari, ideato da Paolo Federico, offre a chi lo indossa la percezione di un calore diffuso, attivando una maggiore circolazione sanguigna a partire dai polsi e dalle mani, particolarmente esposte al freddo durante l’inverno. Il bracciale, dotato di batteria, è in grado di autoricaricarsi durante il giorno tramite l’esposizione solare.

Simone Gennari, con il progetto Tempus Fugit, il cui fulcro è la clessidra LifeTime, invita “a misurare il tempo per vivere il tempo”. Un gioiello dal design morbido e minimale che contiene al suo interno migliaia di granelli di sabbia color giallo vivo – secondi, minuti, ore, giorni e anni – un monumento all’importanza del sinuoso avvicendarsi del tempo.

Per informazioni consultare il sito: www.vicenzaoro.com/it/january


IL DESIGNER CLETO MUNARI PER LA PRESENTAZIONE DEL VOLUME “CLETO MUNARI JEWELRY”

Questa mattina, nella prestigiosa cornice di VOJ – Vicenzaoro January The Jewellery Boutique Show, Cleto Munari, artista di fama mondiale, ha presentato il suo catalogo “Cleto Munari Jewelry”. Cleto Munari, “l’artista amico degli artisti”, che durante la sua lunga carriera di designer ha stretto sodalizi intellettuali e professionali con archistar di tutto il mondo – da Carlo Scarpa a Ettore Sotsass – scultori e pittori contemporanei come Enzo Cucchi, Mimmo Paladino e Andy Warhol, intrecciando genio, gusto e storie anche di premi Nobel quali Jose Saramago, Dario Fo e Saul Bellow, ha pubblicato per la casa editrice Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani il volume di 270 pagine dal titolo “Cleto Munari Jewelry”. L’antologia illustrata, realizzata dalla giornalista Germana Cabrelle per la stesura dei testi (in Italiano e in Inglese) e dall’art director Elvilino Zangrandi per la parte grafica, raduna tutti i gioielli d’artista nati dalla co-creatività di Cleto Munari, alcuni dei quali esposti anche al Metropolitan Museum of Art e al MoMa di New York e che rientrano a pieno diritto nella storia della qualità e del lusso italiani.