Si sta per chiudere il 2020, un anno che verrà ricordato soprattutto per la pandemia di Covid e che difficilmente potrà mancare a qualcuno. Il numero stesso 2020 è diventato sinonimo di sciagure, surclassando altre date come venerdì 13 o numeri ‘malefici’ come il 666. Eppure, nonostante tutto, quest’anno ci sono state anche novità positive per alcune città, per alcune zone del mondo, e anche per tutta la società. Cerchiamo quindi di vedere il lato positivo con 5 buone notizie di quest’anno.
IL MOSE HA FUNZIONATO
Certo, è un’opera costata parecchi soldi pubblici, colpita da indagini, una questione annosa e non bella. Ma da quest’anno in poi il tema sarà chi gestisce l’attivazione del Mose e non di chi è la colpa se non funziona, perché il Mose si è alzato e ha impedito che l’acqua alta arrivasse a Venezia. Se fosse una persona, diremmo che ha semplicemente fatto il suo lavoro, quello per cui è pagato, con i nostri soldi. Nulla di straordinario, quindi. Ma di questi tempi dobbiamo accontentarci di festeggiare anche l’ordinario.
L’OCCHIO 3D, SPERANZA PER CHI HA PROBLEMI
A giugno degli scienziati di Hong Kong hanno presentato un occhio artificiale con retina in 3D affermando che le sue prestazioni siano migliori sia di quelli bionici, sia, perfino, di quello umano. Una speranza per chi soffre di disabilità visiva.
L’AFRICA HA SCONFITTO LA POLIOMIELITE
Secondo l’Oms l’Africa è libera dalla poliomielite, una malattia che colpisce soprattutto i bambini e che causa paralisi e morte. A 34 anni dalla campagna di vaccinazione di Nelson Mandela questa battaglia è stata vinta.
DIMINUISCONO MORTI PER TERRORISMO
Secondo il Global Terrorism Index per il quinto anno consecutivo calano le vittime del terrorismo, calate del 59% rispetto al 2014. Salgono a 103 i Paesi in cui la situazione è migliorata, il numero più alto da quando è nato l’Indice.
AUMENTA UGUAGLIANZA DI GENERE
Secondo il rapporto World’s Women nel 2020 la rappresentanza femminile in politica è più che raddoppiata raggiungendo il 25% dei seggi. In 25 anni i Paesi con una donna capo del governo o di Stato sono quasi raddoppiati: erano 12 nel ’95, sono 20 oggi. Infine lo stesso rapporto sottolinea come il rischio di morte di parto nel mondo si sia ridotto del 38%.