Giornata di festa quella di oggi al Centro diurno “Zitelle” dell’Ire – Istituto di ricovero e di educazione Venezia alla Giudecca in occasione della ricorrenza dei primi dieci anni di attività. A portare il saluto dell’Amministrazione comunale è intervenuto l’assessore alla Coesione sociale Simone Venturini, accolto nella struttura dai responsabili dell’Ire, il presidente Luigi Polesel, i consiglieri del Cda Laura Friselle e Stefano Ferrarese, e la direttrice del Centro diurno Donatella Vianello.
Il Centro “Zitelle” è rivolto a persone anziane non autosufficienti affette da forme di demenza tra le quali il morbo di Alzheimer. Ai pazienti vengono proposte attività ludico-motorie, di stimolazione multisensoriale, di reminescenza e riorientamento spazio-temporale, di riattivazione globale, arte, musicoterapia e psicomotricità. Ciclicamente, durante l’anno, vengono attivati, in collaborazione con le risorse territoriali, progetti speciali e laboratori di musicoterapia, arte-terapia, psicomotricità, pet-therapy, orto-terapia e doll-therapy. Il Centro “Zitelle” mette a disposizione 20 posti, cui si aggiungono i 16 del Centro diurno San Giobbe a Venezia e altri 16 del Centro diurno Contarini alla Gazzera, per un’offerta complessiva di 52 posti.
“Il 3 agosto 2009 – ha ricordato Polesel – si apriva questo Centro diurno per fornire un sollievo, durante la giornata, agli anziani in condizione di fragilità e alle loro famiglie. Il valore aggiunto è che qui si è creata una comunità tra persone che hanno bisogno di aiuto ma hanno ancora tanto da dare e gli ‘angeli’ straordinari che se ne prendono cura. Come Ire continueremo a lavorare per dare risposte concrete ai bisogni degli anziani, e perché questo Centro, così come le residenze di San Giobbe e della Gazzera, possano continuare ad essere delle eccellenze nel nostro territorio”.
“La differenza, in questo che è un luogo già di per sè meraviglioso, – ha esordito Venturini nel ringraziare quanti prestano servizio nella struttura – la fanno le persone: ospiti, operatori, volontari che giorno e notte operano con competenza e generosità in questi spazi. L’Ire in questi anni sta facendo un percorso importante, per salvaguardare il fatto di esserci come ente pubblico e restare fedele alla propria vocazione sociale di aiuto agli anziani e alle loro famiglie. In un ambito in cui spesso non è facile reggere la concorrenza del privato, Ire ha saputo operare per restare sul mercato e nello stesso tempo mantenere alta la qualità dei servizi”.
Venezia, 5 agosto 2019