È una produzione appositamente realizzata per “Terrestri d’estate”, nata da un’idea de La Piccionaia durante il lockdown per immaginare un teatro capace di oltrepassare le restrizioni dettate dal contesto attuale e, al tempo stesso, di raccontare il mondo che ci circonda da nuovi punti di vista. Si tratta di “Il cielo sopra Vicenza”, una creazione originale che vede per la prima volta insieme tre realtà della scena contemporanea – Anagoor, Sotterraneo e Massimiliano Civica – accomunate da una importante ricerca sull’innovazione dei linguaggi, che il Centro di Produzione Teatrale vicentino ha chiamato a raccolta per una scrittura collettiva, con la regia di Carlo Presotto e il paesaggio sonoro di Andrea Cera, sul tema della città e del suo paesaggio che fa da filo conduttore a tutto il festival. Il risultato: un teatro senza attori ma con molte voci, una partitura in movimento per un itinerario teatrale in cuffia, una drammaturgia dei luoghi tra le piazze della città, capace di portarne alla luce l’anima e i segreti. Ma anche uno spettacolo “in assenza”, che lavora attraverso il teatro su un tema – quello della distanza fisica – che si è imposto nelle nostre vite e che richiede con forza di essere attraversato, meditato, elaborato. L’appuntamento è per martedì 21 luglio (ore 18 e 20.30), in Piazza Matteotti, con l’intervento eccezionale di Carlo Presotto. Dopo il debutto, la performance replicherà sabato 25 e venerdì 30 luglio, e sabato 1° agosto, negli stessi orari.
“Terrestri d’estate“ è festival di teatro urbano de La Piccionaia realizzato per il Comune di Vicenza e AIM Gruppo con Biblioteca Civica Bertoliana e con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali, in rete con Pigafetta500, Illustri, ALDA European Association for Local Democracy e Festival Vettore Utopia, con il sostegno di Centro Veneto Bassano Banca e la partnership tecnica di Panda Print, Tipografia Unione, Studio Mama e Manaly Stand Eventi, all’interno del cartellone estivo del Comune di Vicenza “Viaggio in città”.
Il lavoro si rifà a “Il cielo sopra Berlino”, insuperato capolavoro del 1987 di Wim Wenders che, ispirandosi a sua volta alle poesie di Reiner Maria Rilke, cercò con questa pellicola un punto di vista al di fuori dell’umano per far parlare i luoghi, dare voce alle strade, alle piazze, ai muri, ai cieli capovolti. Un racconto sospeso tra l’invisibile leggerezza dell’angelo e la materica pesantezza dell’uomo, in bilico tra il bianco e nero dell’esistenza immateriale di coloro che solo possono osservare, al di là del tempo e dello spazio, e il colore dell’esistenza finita degli umani che partecipano e vivono il mondo. il calore di un caffè, il sapore del cibo, l’amore – un’esistenza per cui, forse, vale la pena rinunciare anche all’immortalità. E così, proprio come gli angeli “disoccupati” del film, durante il lockdown Anagoor, Sotterraneo e Massimiliano Civica hanno dato voce alla loro visione sulla città e sugli uomini, attraverso parole, suoni, musiche e azioni. Lavorando da casa, nella distanza, lontano dal luogo fisico con cui sono entrati in dialogo.
“‘Il cielo sopra Vicenza’ sono frammenti d’autore sul tema del desiderio – spiega Carlo Presotto -. Istantanee di un presente in movimento. Un invito a riaprire gli occhi per guardare il mondo e riscoprirne i colori. Ricominciare a osservare la grandezza della semplicità: uno sguardo, un profumo, un suono, un colore, un gesto”.
“Il periodo di stasi da cui stiamo uscendo – spiegano Nina Zanotelli e Sergio Meggiolan, curatori di “Terrestri d’estate” – ha aperto la possibilità a nuovi incontri. Gli artisti, durante il fermo del loro lavoro per come lo avevano sempre conosciuto, hanno avuto la possibilità di accogliere nuove sfide. Il fatto che sia stato possibile costruire questo progetto con questi tre grandi nomi della ricerca teatrale contemporanea è il frutto positivo di una situazione difficile e nuova. Per Anagoor e Sotterraneo è anche il primo lavoro legato ad un itinerario in cuffia. Per La Piccionaia è una tappa importante della ricerca sull’eterodirezione: un racconto del tempo presente attraverso un Silent Play ‘in assenza’. Potremmo chiamarlo un ‘Absent Play’”.
Il lavoro costituisce un dispositivo adattabile: dopo il debutto di Vicenza, il 24, 25 e 26 luglio, sarà ospitato, con il titolo di “Il cielo sopra Lecce” all’interno dello storico festival curato da Cantieri Teatrali Koreja nel capoluogo pugliese, intitolato quest’anno “Il Teatro dei Luoghi Fest” e dedicato ai “luoghi della fioritura”, agli spazi da riabitare e ripopolare, al coraggio e alla paura di piantare ancora semi di parole, corpi, suoni, alla cura da dedicare per vederli crescere.
Il debutto di “Il cielo sopra Vicenza“ è stato scelto da Riavvia Italia, la piattaforma che da marzo raccoglie idee per il riavvio del paese, come tappa del suo tour per l’Italia per la mappatura delle risposte creative al reset imposto dalla crisi pandemica. Martedì 21 luglio, infatti, al termine dell’itinerario, il changemaker Carlo Infante di Urban Experience (Roma) condurrà una “conversazione radio-nomade”, un “walkabout”, sul tema “performing media e nuovi format per reinventare la prossimità sociale”. Un brainstorming itinerante, che potrà essere seguito in diretta streaming sul web, a cui interverranno Carlo Presotto, l’artista-musicista, protagonista di Riavvia Italia Live, Alessandro aka Ottodix Zannier e, in presenza e on-line, studiosi di teatro e nuovi media, operatori culturali e amministratori pubblici. “In movimento, solidali e interconnessi – spiega Carlo Infante – per far riverberare le idee raccolte, mettendole in gioco nei territori. Con un’attenzione strategica verso quelle forme di prossimità sociale che devono aiutarci, artisti e cittadini, a rivivere lo spazio pubblico e inventare nuovi modi per riconfigurare lo sguardo su questi mondi. Ancora una volta, il teatro si conferma come il luogo ideale in cui affrontare l’evoluzione della sensibilità umana”.
L’evento si svolgerà in sicurezza e nel rispetto della normativa anti-covid. Le cuffie verranno sanificate ad ogni utilizzo.
“Terrestri d’estate 2020″ è la 3a edizione di un progetto che unisce teatro, arti visive, performance, itinerari, laboratori e giochi. Venti giorni di spettacolo, dedicate alla diffusione dell’arte in tutte le sue forme; un programma in 3 sezioni – famiglie, silent play, teatro, a cui si aggiunge InChiostro, l’iniziativa della Biblioteca Civica Bertoliana quest’anno realizzata in collaborazione con La Piccionaia – che si rivolge a tutte le età e che quest’anno vuole essere un invito a prendere esempio da chi ha saputo vedere la bellezza senza perdere mai la voglia di osservare, scoprire, preservare e custodire, nella convinzione che l’esperienza del bello ci apre all’altro e ci dice qualcosa su noi stessi.
Il programma dettagliato è scaricabile dal sito www.teatroastra.it
Biglietti: 8 euro (acquisto in prevendita); 10 euro (acquisto la sera dello spettacolo); 20 euro (card estate 3 ingressi).
Prenotazione obblgiatoria. Si raccomanda l’acquisto in prevendita sul sito www.teatroastra.it (con bonifico bancario) e presso l’Ufficio del Teatro Astra (senza diritti di prevendita); tramite circuito Vivaticket dal sito www.teatroastra.it (con diritti di prevendita).
Informazioni e prevendite: Ufficio Teatro Astra, Contrà Barche 55 – Vicenza; telefono 0444 323725, info@teatroastra.it, www.teatroastra.it