Il computer. Le invenzioni e le scoperte che hanno cambiato la storia

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(Articolo sulla storia del computer da TecnologicaMente n. 1, supplemento di Vicenza Più Viva, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Alan Kay, informatico statunitense, disse che per predire il nostro futuro, il modo migliore sarebbe quello di inventarlo, perché se la scoperta avviene sempre in modo casuale, l’invenzione invece è il frutto di tanto lavoro e osservazione che porta all’ideazione di un progetto.
Grazie a creatività, talento, studio e possibilità economiche, è possibile migliorare la realtà e la vita di tutte le persone, migliorandone relativamente la qualità. La storia dell’umanità è ricca di scoperte memorabili, nate dall’ingegno, dalla casualità o da una combinazione dei due fattori. Alcune hanno cambiato il corso della storia e plasmato il mondo intero; difficilmente potremmo immaginare il nostro stile di vita di oggi, senza di esse. In questa serie di articoli vedremo quali sono le invenzioni e le scoperte più grandi e più utili di sempre, considerando la loro storia e l’impatto che hanno avuto sulla società moderna.

Una parte della macchina differenziale di Charles Babbage
Una parte della macchina differenziale di Charles Babbage

Il computer – 1944 d.C.

Già nel XVII secolo ci furono vari tentativi di costruire una macchina calcolatrice (Pascal, Leibniz). Ma il primo computer arrivo a metà del 1900. Intorno al 1642 il filosofo francese Blaise Pascal realizzò la sua celebre pascalina, per operazioni di somma e sottrazione; sulla base di questa, non tardò Leibniz (1673) a realizzare una macchina capace di moltiplicare e dividere. Nel 1833 Charles Babbage, matematico e filosofo britannico, progettò la macchina analitica, il primo vero calcolatore programmabile, in senso moderno, della storia. Venne realizzato solo il mulino, la ALU, ma non ne fu mai realizzato un prototipo completo. Era il primo esempio di un progetto di macchina dotata di un’unità di memoria e un’unità di calcolo: duecento accumulatori, composti da 25 ruote collegate tra loro.

Un esemplare di pascalina e la Stepped Reckoner di
Un esemplare di pascalina e la Stepped Reckoner di Leibniz

La realizzazione di computer analogici inizia nei primi anni del XX secolo.

Il calcolatore denominato Bomba venne progettato nel 1932 e realizzato nel 1938 dal matematico polacco Marian Rejewski per decifrare i messaggi tedeschi prodotti dalla macchina Enigma ideata da Arthur Scherbius. Tale calcolatore venne poi sfruttato come base di partenza per lo sviluppo e la realizzazione della macchina britannica Colossus nel 1944, dopo che il regime tedesco ebbe cambiato il sistema di codifica dei messaggi della macchina Enigma. Molto importante fu il contributo del britannico Alan Turing considerato uno dei padri dell’informatica e uno dei più grandi matematici del XX secolo. Il suo lavoro ebbe una vasta influenza sulla nascita della disciplina dell’informatica, grazie alla sua formalizzazione dei concetti di algoritmo e calcolo mediante l’omonima macchina (macchina di Turing), che a sua volta costituì un significativo passo avanti nell’evoluzione verso il moderno computer. Per questo contributo è solitamente considerato il padre della scienza informatica e dell’intelligenza artificiale, da lui teorizzate già negli anni trenta del ‘900, ed anche uno dei più brillanti crittoanalisti che operarono nel Regno Unito durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse.

Colossus
Colossus

Turing lavorò infatti a Bletchley Park, il principale centro di crittoanalisi del Regno Unito, dove ideò una serie di tecniche per violare i cifrari tedeschi, incluso l’utilizzo della macchina elettromeccanica Bomba in grado di decodificare codici creati dalla macchina crittografica Enigma. Il primo computer elettronico e programmabile fu costruito nel 1944 e si chiamava Colossus. Fu inventato dagli inglesi durante la Seconda guerra Mondiale per decifrare i messaggi segreti dei nemici tedeschi. Il suo aiuto fu indispensabile per far vincere la guerra agli Alleati. Nel 2007 Colossus è stato fedelmente ricostruito nello stesso luogo dove venne utilizzato, a Bletchley Park, una località a nord di Londra tra le università di Oxford e di Cambridge. In basso un video dove si può notare come era grande e differente dai computer di oggi (ed anche difficilissimo da usare). Il primo calcolatore interamente elettronico venne invece costruito soltanto nel 1946, dagli americani John Mauchly e John Eckert. Fu battezzato Eniac: impiegava 18 mila valvole, pesava 30 tonnellate e occupava uno stanzone di 140 metri quadrati. Il primo computer prodotto in serie fu l’Univac I, realizzato nel 1950 dagli stessi costruttori dell’Eniac, che avevano costituito una società per continuare le loro ricerche.

l'ENIAC
L’ENIAC

Il mondo dell’informatica è in continua evoluzione. Si cerca di realizzare CPU (e altre componenti elettroniche) sempre più potenti e performanti: dai chip 3D al diodo termico, passando per i chip fotonici e i nanofogli. I nuovi chip, però, non sono l’unica strada che tecnici e scienziati informatici stanno percorrendo per continuare a migliorare le prestazioni dei PC. Parallelamente, infatti, molti centri di ricerca stanno puntando con forza sull’informatica quantistica, una branca dell’informatica che si fonda sull’idea che lo scambio di informazioni all’interno di un chip o tra due computer possa avvenire seguendo i principi della fisica quantistica.
Appena 36 microsecondi per risolvere un’operazione che avrebbe richiesto almeno 9.000 anni. È il nuovo traguardo raggiunto dai computer quantistici ottenuto programmando, per la prima volta, particelle di luce (fotoni). Pubblicato sulla rivista Nature, è il primo risultato del genere ottenuto con il processore fotonico programmabile Borealis, della Startup canadese Xanadu. La vita di tutti noi è completamente cambiata grazie alla tecnologia. Soprattutto dai primi anni del ventunesimo secolo, stiamo assistendo ad un’evoluzione tecnologica rapidissima e senza precedenti che ha completamente modificato i nostri comportamenti giornalieri, influendo su diversi aspetti come, ad esempio, lavoro e comunicazione.

Computer quantistico
Computer quantistico

I PC, sempre più veloci, performanti e tecnologici, hanno reso più semplice la nostra vita e sono strumenti ai quali non potremmo rinunciare.
Nel commercio, l’Intelligenza Artificiale personalizza l’esperienza di acquisto, analizzando i comportamenti dei consumatori e proponendo prodotti su misura. Nel settore dei servizi, invece, chatbot e sistemi di risposta automatica migliorano l’efficienza del servizio
clienti, fornendo risposte rapide e personalizzate. In tutti questi ambiti, l’IA sta non solo migliorando le prestazioni e l’efficienza, ma sta anche aprendo la strada a nuove possibilità che erano inimmaginabili solo pochi anni fa. Allo stesso tempo, l’adozione pervasiva solleva questioni importanti su privacy, sicurezza, etica e impatto sociale, che necessitano di un’attenta considerazione e di un dibattito aperto.