Il Consiglio comunale ha ratificato con tot voti a favore, tot contrari e tot astenuti la firma dell’Accordo di programma per la “Riqualificazione dell’ambito urbano afferente la stazione ferroviaria di Mestre e la realizzazione di una struttura di collegamento tra Mestre e Marghera” firmato il 15 luglio scorso dal sindaco Luigi Brugnaro (che aveva ricevuto mandato dal Consiglio comunale il 14 marzo con una specifica delibera), dall’amministratore delegato di FS Sistemi Urbani Umberto Lebruto (in rappresentanza anche del Gruppo Ferrovie dello Stato) e dall’amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile. L’obiettivo, condiviso da Ca’ Farsetti e da Fs Sistemi Urbani (Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane), è confermare la strategicità della stazione di Mestre attraverso il potenziamento dei sistemi di interscambio modale, promuovendo la migliore interconnessione tra tutte le tipologie di trasporto.
L’integrazione modale, avviata dal Gruppo FS Italiane con la costruzione di un bici Park e di un multipark, sarà completata con la realizzazione di nuovi collegamenti pedonali e percorsi ciclopedonali. Saranno inoltre realizzati nuovi fabbricati dedicati a strutture turistico ricettive, comprensive di nuovi spazi di stazione e commerciali, in aree di proprietà di FS Sistemi Urbani con affaccio sul primo binario e sarà riqualificato l’edificio Ex Poste. Secondo il progetto i nuovi fabbricati saranno connessi con la fermata del tram e degli autobus e saranno inseriti nei flussi della stazione ferroviaria di Venezia Mestre attraverso percorsi di collegamento interni agli edifici.
La realizzazione di una struttura di collegamento sopraelevata, di proprietà di Rfi e con le caratteristiche di spazio urbano vivibile, collegherà Mestre e Marghera completando la ricucitura urbana. Entro sei mesi dalla firma dell’accordo, Ferrovie dello Stato dovrà avviare uno studio di fattibilità tecnica ed economica dell’opera. Se l’esito sarà positivo, Ferrovie dello Stato procederà con la realizzazione, altrimenti il Comune di Venezia potrà modificare il progetto aprendo a funzioni che lo rendano più appetibile al mercato e potrà affidare ai privati la realizzazione della struttura.
Per l’area dell’ex scalo merci di via Trento, di proprietà di FS Sistemi Urbani, da tempo non più funzionale all’esercizio ferroviario, l’Accordo prevede nuove superfici a destinazione mista, riservando al Comune una quota di residenziale e un ampio spazio per l’ampliamento del Parco del Piraghetto.