Gli immigrati non c’entrano, ma i problemi rimangono. Si tratta del disboscamento illegale di alcune aree dell’Europa centrale, in particolare in Polonia, Romania e Croazia, paesi che fanno parte della Unione europea – afferma nel comunicato che pubblichiamo Primo Mastrantoni, dell’associazione Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr) –.
Per questo motivo la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha condannato la Polonia e la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione nei confronti della Romania. L’associazione ecologista croata Green Squad Forum, ha denunciato il Governo per la gestione non sostenibile del patrimonio forestale e ha richiesto l’intervento delle autorità europee.
Il problema della deforestazione non riguarda solo i paesi asiatici o sud americani ma, anche, quelli europei, che si pensava immuni da azioni illegali che lasciano intere aree distrutte da interventi radicali. Deforestazione significa diminuzione dell’assorbimento di anidride carbonica, erosione e distruzione della biodiversità, cioè esattamente il contrario di quanto si sta cercando di fare con le politiche ambientali varate con accordi internazionali.
L’UE ha avviato una modifica delle proprie direttive per rendere più incisiva l’azione di contestazione e condanna nei confronti dei governi che non intervengono contro le attività di deforestazione.