Il documento sul “congelamento” delle volontà degli elettori di Dario Fruscio già senatore leghista, prof., manager e ora Fondazione Italia Sostenibile

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Prof. Dario Fruscio
Prof. Dario Fruscio

Egregio direttore, mi pregio averla compresa in una mailing list che vado compilando col contributo di miei amici e conoscenti. Mi sarà diprezioso strumento per l’inoltro dell’elaborato da me intitolato “Fra vademecum e manifesto politico per navigazioni della politica in acque burrascose, con battello privo di bussola e con scarsa visibilità. Scheda 1, work in progress” (a scrivere è il prof. Dario Fruscio, già senatore della Lega Nord con vari incarichi di rilievo in grosse aziende, oltre quelli accademici, e presidente  di Fondazione Italia Sostenibile spa.

Tale lista di un paio di migliaia di destinatari, comprenderà persone fisiche delle più diversificate espressioni sociali e lavorative, nonché operatori dell’informazione e organi di stampa locali e nazionali.

Un elaborato (clicca qui per scaricare il Documento politico del prof. Dario Fruscio articolato in 47 pagine, ndr) che muove dalla considerazione che di sovente milioni di voti acquisiti, allorché riposti nel congelatore lì si sterilizzano. Cioè, vengono posti fuori dal dibattito politico e, conseguentemente, dall’articolato costruttivismo dellapolitica. Da qui l’inizio del fenomeno in atto della regressione della politica: una volta posto nel congelatore il consenso elettorale acquisito, i professionisti della politica opereranno (senza controllo alcuno effettivo) tranquillamente per perpetrare il loro ruolo, spesso a vita. Questo marchingegno mina l’ipotesi di accessibilità universale alle più alte funzioni istituzionali, a sua volta causa ed effetto del drastico allontanamento dei governati dal ceto politico. Il fenomeno, così fin dal 1942, veniva stigmatizzato da Schumpeter: il metodo democratico così concepito “crea politici di professione che poi trasforma in amministratori e “statisti” dilettanti” (cfr. Schumpeter, Josef (1942), Socialism, Communism and Democracy ”Harper & Brothers, New York & London).

In tale situazione, i cittadini si ritraggono da ogni forma partecipativa, a iniziare da quella elettorale, così dando luogo a una sorta di “democrazia a bassa intensità”. Risultato finale: il destino politico di un paese, come da tempo è dato constatare anche in Italia, viene determinato da quote sempre più ridotte di cittadini.

Facciamola breve: la situazione ora detta comporta il trasferimento di quote di potere alle caste, il progressivo esautoramento del Parlamento, il frequente emergere del dispotismo del Governo. Il tutto accompagnato dal disinteresse apatico dei cittadini e dall’uniformarsi a tutto ciò da parte dei media.

In relazione al livello di condivisione di tale elaborato, sarà gradita la diffusione che lei vorrà farne.

Dario Fruscio