Il Friuli comunica la volontà di acquisizione dei beni in Val Meduna

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UDINE (ITALPRESS) – Con una delibera approvata su proposta dell’assessore alla Difesa dell’Ambiente, l’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia ha manifestato la volontà di acquisire la proprietà dei beni cosiddetti asciutti del sistema derivatorio costituito dagli impianti idroelettrici della Val Meduna.

I grandi sistemi derivatori ad uso idroelettrico dell’asta fluviale del Meduna, nello specifico sono l’impianto di Meduno, situato nel comune di Meduno, interessante il corso d’acqua Meduna, potenza 7.145 kW, la cui concessione è scaduta a fine 2010; gli impianti di Valina e Chievolis, situati nel comune di Tramonti di Sopra, interessanti i corsi d’acqua Meduna e Silisia, potenza 12.061 kW, la cui concessione è scaduta a metà 2023; gli impianti di Colle e Istrago, situati nel comune di Spilimbergo, interessanti il corso d’acqua Meduna, potenza 8.481 kW, la cui concessione è scaduta a giugno dello scorso anno.

Si tratta, come spiegato in sintesi dall’esponente della Giunta, del primo passo concreto verso la procedura di riassegnazione delle relative concessioni in regime di concorrenza, prevista dalla LR 21/2020 in ossequio alla direttiva Bolkestein ed al decreto Bersani 79/1999.

Molto probabilmente, a causa delle posizioni molto distanti tra l’Amministrazione regionale ed il concessionario uscente (Edison SpA) in merito al prezzo di acquisto, sarà necessario deferire la controversia ad un collegio arbitrale. In mancanza di accordo con il concessionario uscente in merito al prezzo da corrispondere per le opere asciutte, l’eventuale controversia sarà deferita ad un collegio arbitrale come prevede la normativa.

– Foto Ufficio stampa Friuli-Venezia Giulia –

(ITALPRESS)