Il Giardino di Alice, domenica 1 agosto a Vicenza “Chi ha rubato il morto?”

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Dopo il successo dei primi due appuntamenti che hanno registrato il tutto esaurito, domenica 1 agosto il Giardino Salvi apre le porte al terzo episodio dello spettacolo lungo un’estate intera: Il Giardino di Alice 2021 – Storie di acqua, di terra e di vento.

ExvUoto teatro, con la collaborazione di Ensemble Vicenza, rinnova l’appuntamento estivo per le famiglie in città, offrendo una serie di appuntamenti nelle mattine delle domeniche di luglio e agosto, sfruttando così le ore più fresche e tranquille della giornata. La rassegna fa parte del cartellone “Vicenza estate 2021 – cultura, spettacoli, divertimento”, promosso dal Comune di Vicenza con il sostegno di Agsm Aim.

Il Giardino di Alice vuole essere occasione per la riqualificazione del Giardino Salvi. Il progetto usa il medium del teatro in natura per stimolare una riflessione sull’importanza di salvaguardare le aree verdi cittadine e al tempo stesso valorizzarle e riqualificarle. Questa proposta si inserisce nel ciclo di attività che si propongono di soddisfare gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, in particolare quello di rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili. Ogni appuntamento si propone di essere un momento di incontro, di gioco e di intrattenimento per chi è in città. I bambini e le bambine di Vicenza scopriranno che anche nel “solito” giardino possono accadere storie inaspettate.

Domenica 1 agosto va in scena l’episodio dal titolo: “Chi ha rubato il morto?”. C’è gran trambusto, infatti, nei pressi della chiesa del paese di Salvi. Lo striosso Nazareno è scomparso. Che fine ha fatto? È proprio vero che è stato fulminato mentre danzava sotto il grande albero? E perché al suo funerale è sbucato un gatto arrabbiatissimo? Anche questa domenica sarà il pubblico a svelare l’arcano e a dirimere l’intricata vicenda.

Tra aneddoti e risate, all’ombra degli alberi del Giardino Salvi, gli attori dipingono il paesaggio di una campagna veneta lontana e arcaica, custode dei racconti che si facevano un tempo attorno al filò. Lo spettatore partecipa a un’esperienza immersiva e divertente, della durata di 45 minuti circa, dove grandi e piccini possono interagire con i protagonisti delle leggende venete e deciderne le sorti.

La regia e i testi sono curati da Valentina Brusaferro. In scena si succedono Andrea Dellai, Tommaso Franchin, Gabriele Grotto, Beatrice Niero, Martina Pittarello con la partecipazione di Irma Sinico.

La biglietteria, situata all’entrata di Corso Ss. Felice e Fortunato, apre alle ore 9. Per rispettare al meglio, seppur all’aperto, le norme di distanziamento, gli spettatori sono divisi in due gruppi, con ingressi scaglionati nel tempo: uno alle ore 9.20 e uno alle 9.45 (ingresso unico 3 euro). Ciascun percorso dura 45 minuti circa. A seguire, alle ore 10,30 è previsto un laboratorio ludico a tema ambientale, in collaborazione con Viacqua.

L’edizione 2021 di Il Giardino di Alice propone un restyling completo della rassegna, ospitando un unico grande spettacolo suddiviso in cinque episodi e raccontati attraverso un giocoso intrigo dalle tinte silvestri a cui si aggiunge uno speciale evento finale.

Per entrare nel paese di Salvi, così è opportunamente ri-battezzato lo spazio verde della città, bisogna infatti attraversare una grande porta presidiata da una guardiana che ne custodisce le chiavi. In questo paese, abitano l’Anguana Aissa, la Marantega Clarice, Cristoforo il Salbaneo, Giacinto il Mazariol e lo Striosso Nazareno. Il paese di Salvi, è un giardino percorso da strade e case, che portano alla piazza centrale, dove avvengono le principali attività economiche e sociali del paese. Lì, nella piazza-giardino, avvengono ogni domenica grandi bacaiamenti, (scaramucce), riguardo alcuni fatti misteriosi avvenuti in paese: panni ghiacciati, grano rovesciato, damigiane rotte, un morto che parla, piedi caprini che spuntano all’improvviso. Ogni domenica, insomma, c’è un buon motivo per questionare e spettegolare, sempre in una lingua dal sapore antico, che profuma di campi e di ruscelli, una lingua che sa di favole e che racconta la nostra terra. Solo il pubblico di grandi e bambini potrà ristabilire l’ordine decretando ogni domenica, una volta ascoltati tutti gli abitanti, chi è il responsabile.

Racconta la regista: “Quando i miei nonni erano bambini, ascoltavano le storie che venivano raccontate dagli anziani della famiglia e dagli abitanti della contrada. In inverno si ritrovavano nella stalla, e tutti insieme seduti in un grande cerchio attorno a un piccolo braciere, facevano filò. Nelle sere d’estate si radunavano nel cortile, sotto un grande olmo. Durante il filò, le donne filavano la lana, gli uomini impagliavano le sedie e tutti avevano qualche piccolo lavoro da fare … e mentre le mani filavano, intrecciavano, intagliavano, nascevano trame di racconti straordinari. Storie di personaggi fantastici, folletti, fate, streghe, orchi rimbalzavano di bocca in bocca, impastate dagli odori della campagna e degli animali. Il filò diventava un teatro, dove attori e pubblico si scambiavano continuamente i ruoli e dove grandi e piccini, potevano perdersi e ritrovarsi nella magia del racconto orale”.

A concludere la rassegna, come un vero e proprio spin-off, è una produzione Dedalofurioso che già si è potuta ammirare l’autunno scorso alle Risorgive del Bacchiglione: La storia di Aissa Maissa, leggendaria anguana che si innamora di un mortale per il quale si troverà ad affrontare molte avventure. Tale spettacolo è a ingresso gratuito grazie al sostegno di Rotary Club Vicenza.

I restanti appuntamenti domenicali si terranno nei giorni: 8, 22 e 29 agosto. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rimandati a settembre.

Per la riuscita de Il Giardino di Alice 2021 è stato fondamentale il coinvolgimento attivo dell’assessorato alla Cultura del Comune di Vicenza e di realtà private che hanno intuito l’importanza dei temi ambientali, di rigenerazione urbana e di tutela delle tradizioni popolari. Banca Terre Venete, Coop Alleanza 3.0, Eurotrading, Belluscio Assicurazioni, Viacqua sono i sostenitori della rassegna che gode anche del patrocinio del FAI. Lo spettacolo conclusivo (domenica 29 agosto) sarà offerto dal Rotary Club di Vicenza.

Prenotazione obbligatoria al sito https://www.exvuototeatro.it/project/il-giardino-di-alice-2021/

Ingresso previsto per massimo 35 persone a turno.

Iniziativa realizzata in collaborazione con il Comune di Vicenza, Assessorato alla Cultura.