Premetto che sono di parte perché figlio di un’operaia e di un operaio. Nel 1975 disegnai 80 pagine del libro “Medicina preventiva e partecipazione” del Prof. Ivar Oddone per le edizioni ESI. Il periodo era tutto un fiorire di lotte sull’ambiente di lavoro perché gli operai morivano a causa del lavoro.
Sono trascorsi 56 anni durante i quali sono morti, ufficialmente, circa 60.000 operai per infortunio e molti, molti altri per malattie professionali (tumori, bronchiti croniche ostruttive, ecc.), mentre centinaia di migliaia, a causa del loro lavoro, sono rimasti permanentemente invalidi.
Non si può chiamare pandemia solo perché gli operai non si infettano a vicenda e quindi nessuno può studiare un vaccino per salvarli.
D’altra parte, secondo alcuni, questi sono gli inevitabili danni del giusto profitto. Come dire, uccisi dal fuoco che gli si dice amico.
Qui tutte le vignette di Claudio Mellana e quelle di Almor e Mellana
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