Di seguito il messaggio di Natale del Vescovo Beniamino Pizziol alla Diocesi di Vicenza
Carissimi,
desidero raggiungere ciascuno di voi in questo giorno di festa mentre vi immagino riuniti nelle nostre comunità parrocchiali e nelle vostre famiglie per celebrare il Natale del Signore. Il mio pensiero è soprattutto per le persone sole e ammalate, per chi non ha più l’affetto dei propri cari e proprio in questi giorni rischia maggiormente di sentire il peso della sofferenza e della solitudine. Come i pastori, anche noi possiamo tornare a Betlemme e contemplare il Dio Bambino e, davanti a quella mangiatoia trasformata in culla, ritrovare luce, speranza e consolazione per la nostra vita.
In questi giorni, preparandomi al Santo Natale, mi ha accompagnato la meditazione della bellissima lettera di papa Francesco sul presepe. Admirabile Signum è un testo semplice e profondo, ricco di fede e di umanità. Vi invito a leggerla personalmente e a farne oggetto di riflessione spirituale e di preghiera comunitaria, in famiglia o in chiesa, davanti al presepe, o attendendo la celebrazione della Messa nella notte Santa di Natale.
Tra i tanti spunti che papa Francesco ci offre, vorrei sottolineare i ripetuti riferimenti al tema della tenerezza: la tenerezza di Dio che si manifesta in Gesù Cristo, la tenerezza di Maria e Giuseppe, la tenerezza dei pastori. Anche oggi il mondo ha bisogno di questa tenerezza, che non è segno di debolezza, ma al contrario è una grande forza morale e spirituale che può trasformare la nostra vita, le nostre relazioni, la realtà che circonda ciascuno di noi. A Natale, si dice, dovremmo essere più buoni: non è retorica sdolcinata! Se comprendiamo l’amore di Dio che si manifesta nell’evento straordinario del Natale, il nostro sguardo e il nostro cuore cambiano, diventiamo capaci di vicinanza ed empatia, di sguardi amorevoli e concreti gesti d’amore, di delicatezza e gratuità. Il nostro mondo spesso appare duro, chiuso, freddo, indifferente: i cristiani sono chiamati a portare la tenerezza di Dio in famiglia, a scuola, nei diversi luoghi di lavoro, come nei differenti ambienti sociali e politici soprattutto con le persone più povere, sole, emarginate.
È questo l’augurio che desidero rivolgervi in questo Natale: siate segno e strumento della tenerezza di Dio!
È questa la vocazione fondamentale della Chiesa e di ogni cristiano.
È in questo che ci è dato di trovare l’autentica gioia.
† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza