Nove sale tematiche interamente dedicate all’eccellenza creativa, artistica, produttiva e tecnologica del gioiello Made in Italy.
Dal prossimo 25 settembre, il Museo del Gioiello di Vicenza riapre le porte ai visitatori dopo la pausa forzata legata alle misure di contrasto alla pandemia e avvia una fase di rilancio che intende anche rafforzare i rapporti con i produttori orafi locali, protagonisti, come la fiera, dell’economia di settore. All’interno della Basilica Palladiana sarà possibile visitare per la prima volta dal vivo l’esposizione permanente “Una Storia Italiana”, inaugurata online lo scorso 15 dicembre e finora fruibile in formato digitale sul sito.
Il prestigioso spazio museale di Italian Exhibition Group, gestito in collaborazione con il Comune di Vicenza, consolida così il suo ruolo di riferimento culturale per l’intero settore orafo e per il territorio, arricchendo la già florida offerta artistica della città berica. Dal 2019, infatti, è entrato ufficialmente all’interno del circuito di location museali e monumentali del centro storico visitabili con il biglietto unico Vicenza Card. Una sinergia che si rafforza anche nella gestione operativa della biglietteria e del bookshop grazie all’accordo di collaborazione con il Consorzio Vicenza è, che già coordina i siti turistici cittadini.
“Sono particolarmente soddisfatto per la riapertura del Museo del Gioiello – afferma il sindaco di Vicenza Francesco Rucco. – Mi sono impegnato personalmente per arrivare a questo traguardo che consente di arricchire la già ampia offerta del circuito museale cittadino che tante soddisfazioni ci sta dando in questa estate 2021, sia in termini di presenze turistiche sia per quanto riguarda gli introiti dai biglietti d’ingresso. Un tassello in più che va ad impreziosire l’ampio progetto che stiamo realizzando per la candidatura di Vicenza a capitale italiana della cultura per il 2024. Ringrazio il presidente di IEG, il direttore del museo e tutti coloro che hanno lavorato per il raggiungimento di questo importante risultato”.
“Con grande piacere annunciamo la riapertura al pubblico del Museo del Gioiello – dichiara il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni –, l’unico esempio in Italia e tra i pochi al mondo di questo genere, che negli anni ha saputo affermarsi quale baricentro narrativo e di valorizzazione dell’universo culturale dell’oreficeria e della gioielleria. Nato nella città di Palladio, luogo di indiscusso valore artistico e culturale nonché uno dei più importanti distretti manifatturieri al mondo, il museo celebra la tradizione orafa vicentina e il suo patrimonio artigiano e imprenditoriale. Un museo per tutti e di tutti, che attraverso uno sforzo comune e una progettualità condivisa con l’amministrazione comunale di Vicenza veicola contenuti di assoluto valore per l’economia del territorio e per la comunità”.
Il direttore del Museo del Gioiello, la professoressa Alba Cappellieri, sottolinea: “Per la quarta edizione, il sito museale lascia la sua veste mutante per diventare un museo permanente dedicato al gioiello Made in Italy. Mantenendo il pluralismo come chiave di interpretazione, il Museo aggiunge un altro livello di lettura che riguarda il territorio italiano, in termini di creatività e di manifattura. Le nove sale mettono in evidenza l’alto artigianato delle maison orafe, i grandi artisti orafi, i protagonisti del gioiello moda, i designer, le eccellenze caratterizzate da tecniche e materiali propri del Made in Italy: dal corallo alla filigrana, dal micromosaico alla pietra lavica e gli scenari del futuro. I visitatori potranno trovare l’eccellenza italiana tra tradizione e contemporaneità, il bello e ben fatto che, ancora oggi, è il segno distintivo della produzione nazionale”.
Per l’accesso al Museo del Gioiello sarà necessario esibire il Green Pass. La prenotazione non è obbligatoria.
FOCUS ON ITALIAN EXHIBITION GROUP
Italian Exhibition Group (IEG), quotata sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha maturato negli anni, con le strutture di Rimini e Vicenza, una leadership domestica nell’organizzazione di eventi fieristici e congressuali e ha sviluppato attività estere – anche attraverso joint-ventures con organizzatori globali o locali, come ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Cina, Messico, India – che l’hanno posizionata tra i principali operatori europei del settore.