Il nuovo focolaio nel Vicentino causato dal ritorno a fine giugno dalla Serbia di un imprenditore, che è risultato postivo al Covid e ora è ricoverato in terapia intensiva, ha prodotto 52 persone in isolamento fiduciario a Vicenza e 37 nel Veronese.
“Qui siamo davanti – ha dichiarato il presidente del Veneto Luca Zaia secondo quanto riporta l’agenzia Adnkronos – a una persona che dopo aver accusato i sintomi ed effettuato il tampone risultato positivo ha rifiutato il ricovero proposto dai sanitari, nel frattempo è andato a una festa, poi c’è la signora reticente che non vuol dire quali contatti abbia avuto, se le motivazioni al richiamo dell’etica non servono, allora lunedì presenterò una nuova ordinanza per inasprire le regole. Noi dobbiamo muoverci nei limiti di legge, la legge prevede una multa di mille euro, per me mettere a rischio la vita di molte persone vale più di mille euro, è ridicolo per me deve essere previsto, a livello nazionale un TSO, un ricovero coatto per i positivi che non possono andarsene in giro tranquillamente”.
E Zaia ha anche annunciato: “Ho dato disposizione ai Dg delle Ulss di valutare se ci sono gli estremi per la denuncia penale, ci deve essere tolleranza zero. Abbiamo buttato via 4 mesi? La morale è che grazie a questi ‘signori’ siamo passati da rischio basso a rischio alto. Quello che è accaduto è gravissimo“.
“Il virus covid tornerà ad ottobre? E’ inevitabile, lo abbiamo già qui oggi. E per colpa di qualcuno, per i comportamenti irresponsabili, si aggiungono i tanti irresponsabili che abbiamo conosciuto nelle ultime ore. Abbiamo una sorta di sensazione di ‘liberazione’ dal virus, ma chi pensa che sia tutto finito si sbaglia, e poi abbiamo chi è positivo e va in giro tranquillamente e peggio rifiuta il ricovero proposto dai sanitari”.
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