Il passaggio dell’alta velocità per Vicenza sarà certificato dal sistema internazionale Envision dell’università di Harvard

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Envision e la conferenza stampa del 15 gennaio, l'ing. Nicoletta col sindaco Giacomo Possamai
Envision e la conferenza stampa del 15 gennaio, l'ing. Nicoletta col sindaco Giacomo Possamai

(Articolo di Luciano De Rugna da VicenzaPiù Viva n.5, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Le risposte dell’ing. Nicoletta Antonias (responsabile Infrastrutture Sostenibili di RFI) alle
nostre domande, che sono quelle dei cittadini.

Del passaggio dell’alta velocità per Vicenza certificato dal sistema internazionale Envision dell’università di Harvard e della sua efficacia reale che dipenderà moto dal ruolo di controllo e stimolo dell’Amministrazione cittadina condizionato dall’applicazione post progettuale del sistema abbiamo scritto su ViPiu.it (link https://www.vipiu.it/leggi/passaggio-alta- velocita-vicenza-certificato-sistema-internazionale-envision-universita-harvard-efficacia-reale/) dopo che Il 15 gennaio scorso la giunta comunale e Rete Ferroviaria Italiana- società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane – hanno annunciato l’avvio del processo di certificazione e dopo che nella commissione territorio del 7 Febbraio si è cercato di capire in che modo tale certificazione possa influire sulla progettazione e realizzazione di un’opera che, nel bene o nel male, sarà cruciale nello sviluppo della nostra città.

Envision è un sistema di rating messo a punto dall’Università di Harward in collaborazione con l’Institute for Sustainable Infrastructure che misura il livello di sostenibilità ambientale delle infrastrutture. Lo strumento è stato portato in Italia dalla società di consulenza ICMQ che lo ha adattato alle normative italiane ed europee. Ad oggi ICMQ risulta l’unico ente accreditato per il rilascio della certificazione. Vista la complessità del tema e la difficoltà di inquadrare questa operazione nel complesso dei provvedimenti che riguardano il passaggio della TAV a Vicenza abbiamo provato a chiarire alcuni aspetti rivolgendo delle domande all’ing. Nicoletta Antonias (responsabile Infrastrutture Sostenibili di RFI).

Ci interessava sapere se l’università di Harvard è in qualche modo coinvolta nel processo di certificazione, se le certificazioni ottenute da RFI ad oggi sono quindi state rilasciate da ICMQ e se sarà sempre ICMQ l’Ente che assegnerà il livello di certificazione per i lotti infrastrutturali che interesseranno Vicenza.

Per ottenere la certificazione Envision, RFI si avvale di ICMQ e dei suoi verificatori qualificati direttamente dall’Institute for Sustainable Infrastructure (ISI). RFI ha già ottenuto diverse certificazioni Envision seguendo questa prassi e lo stesso avverrà anche con i progetti di Vicenza.

Nella tratta Verona-Padova ci sono 2 lotti costruttivi che interessano la nostra città: il secondo lotto “Attraversamento di Vicenza” e il terzo lotto “Vicenza – Padova”: seguiranno entrambi il percorso di certificazione Envision?

La linea AV/AC Verona-Padova è composta da tre Lotti Funzionali, due dei quali interessano la città di Vicenza: il 2° Lotto Funzionale “Attraversamento di Vicenza” (a sua volta costituito da 2 Lotti Costruttivi) e il 3° Lotto Funzionale “Vicenza-Padova”.
In particolare, si procederà con la certificazione Envision del 2° Lotto Funzionale; per il 3° Lotto Funzionale, invece, l’iter partirà al completamento del Progetto Definitivo.
In ogni caso, il Protocollo Envision sarà preso a riferimento per integrare criteri di sostenibilità nello sviluppo del progetto, individuando soluzioni orientate alla salvaguardia ambientale, all’uso efficiente delle risorse in un’ottica di economia circolare, alla tutela del patrimonio paesaggistico e culturale, a una maggiore resilienza dell’infrastruttura ferroviaria e alla creazione di nuovi scenari di mobilità sostenibile, per una valorizzazione complessiva dei territori interessati.

Rendering della stazione di Viale Roma
Rendering della stazione di Viale Roma

Dal sito ICMQ abbiamo ricavato che, con la consulenza della stessa ICMQ, RFI ha messo a punto due linee guida per l’ottenimento della certificazione, una per le Stazioni ferroviarie e una per le Infrastrutture ferroviarie. Il secondo lotto, oltre al raddoppio della linea ferroviaria, prevede anche il rinnovo della stazione storica di Vicenza e la realizzazione di una nuova stazione in zona Fiera: è possibile prevedere che ci saranno 3 percorsi di certificazione? Due per le stazioni e uno per l’infrastruttura?

RFI, in sinergia con ICMQ, ha sviluppato documenti di riferimento specifici per l’applicazione del Protocollo Envision nell’ambito dell’infrastruttura lineare ferroviaria e delle stazioni, tenendo conto del contesto normativo nazionale. Al momento è prevista la certificazione dell’infrastruttura, ma non è escluso che in futuro possano essere interessate dal processo di certificazione anche le due stazioni citate.

Dal sito istituzionale di Envision si ricava che il protocollo si può articolare in due versioni: la versione 2 valuta il processo di progettazione di un’opera, mentre la versione 3 estende la valutazione anche alla fase di costruzione e realizzazione dell’opera. Quali fra le due versioni saranno adottate per le opere vicentine?

Dal 2019 è possibile certificare i progetti infrastrutturali esclusivamente secondo il Protocollo nella Versione 3, che prevede due percorsi alternativi: 1) Design + Post construction: consente di ottenere una pre-certificazione alla fine della fase di progettazione, a cui deve seguire necessariamente una conferma al completamento della fase realizzativa;
2) Post-construction: al completamento della fase di costruzione dell’infrastruttura.
Per i progetti in questione si adotterà il primo percorso, prevedendo anche una valutazione preliminare del livello di sostenibilità (Preliminary Assessment) degli stessi.

Il secondo lotto “Attraversamento di Vicenza” è già alla fase di progettazione definitiva (da agosto 2020 può essere consultabile sul sito del Comune di Vicenza). Sarà necessario intervenire sul progetto e, se sì, in che misura ed in quali punti per renderlo compatibile con il percorso di certificazione?

Il Progetto Definitivo del 2° Lotto Funzionale “Attraversamento di Vicenza” è stato approvato con Ordinanza n. 15 del Commissario Straordinario in data 13.07.2023. Con la sottoscrizione del Secondo Atto Integrativo tra RFI e Iricav Due, avvenuta in data
27.07.2023, abbiamo avviato la progettazione esecutiva. Il Protocollo Envision valuta il livello di sostenibilità del progetto sottoposto a valutazione. In base al livello raggiunto, si potranno pianificare interventi migliorativi, soprattutto in fase di cantiere.

Il percorso di certificazione valuta 64 crediti in 5 categorie: avete già iniziato una prima misurazione di questi aspetti relativamente al Lotto 2 “Attraversamento di Vicenza “? In questo caso, siete in grado di fornire una prima valutazione per ognuna delle cinque categorie?
– Quality of Life: miglioramento della qualità della vita della comunità
– Leadership: coinvolgimento della comunità e analisi degli aspetti legati alla vita utile dell’infrastruttura
– Resource Allocation: materiali e risorse energetiche e idriche
– Natural World: aspetti legati alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente e delle specie
– Climate & Resilience: aspetti legati alle emissioni e alla resilienza dell’infrastruttura.

Come anticipato, è in corso una valutazione preliminare per la performance di sostenibilità del progetto prima di procedere con il percorso di certificazione vero e proprio. In particolare, ci sono alcuni aspetti da tenere in considerazione:
• l’infrastruttura migliorerà i collegamenti tra i territori, grazie anche agli interventi volti a potenziare l’intermodalità;
• la città sarà valorizzata attraverso l’integrazione di nuove modalità di trasporto, la creazione di percorsi ciclopedonali e un generale processo di rigenerazione urbana, per una mobilità più sostenibile e inclusiva;
• saranno adottate misure per ridurre l’impatto ambientale del cantiere;
• cittadini e stakeholder verranno coinvolti a vari livelli durante la fase di realizzazione del progetto, con l’obiettivo di condividere la trasformazione urbana e rendere il cantiere stesso uno spazio di interesse per la città.

Per i due lotti che riguardano Vicenza, osserviamo che sul tema della leadership sembrano emergere forti carenze dovute al fatto che nella progettazione non è stato adottato lo strumento legislativo del dibattito pubblico (processo di informazione, partecipazione e confronto con i cittadini e le comunità interessate). Il processo di certificazione Envision può a vostro parere correggere questa mancanza?

Il Protocollo Envision valorizza tutte le iniziative di informazione, partecipazione e ascolto. Nel corso dello sviluppo progettuale, quindi, precisiamo che sono stati comunque promossi diversi momenti di confronto e ascolto con stakeholder e comunità di riferimento. In aggiunta, saranno avviate iniziative di coinvolgimento specifiche per mantenere il dialogo con la cittadinanza e gli enti interessati, per esempio attraverso appositi infopoint. L’obiettivo, in un’ottica di trasparenza, è quello di condividere costantemente il valore del progetto per il territorio e lo stato di avanzamento dei lavori.

Relativamente alla categoria “Natural World“, il percorso di certificazione Envision, che garanzie mette in campo per evitare situazioni come quelle che si sono presentate , per esempio, con la realizzazione dell’autostrada Valdastico SUD dove è stata certificata, per lunghi tratti della massicciata, la presenza di rifiuti e scorie che rilasciano sostanze pericolose per la salute umana ?

Il Protocollo Envision valuta l’attenzione posta alle tematiche ambientali sia in fase di progettazione sia in fase di cantiere. In particolare, RFI richiede contrattualmente alle imprese costruttrici di adottare un Sistema di Gestione Ambientale del cantiere ai sensi della norma UNI EN ISO 14001. Questo strumento garantisce una sorveglianza efficace sugli aspetti ambientali del cantiere e consente di disporre di evidenze oggettive
rispetto alle attività di controllo portate avanti durante i lavori.

L’ing. Nicoletta Antonias (responsabile Infrastrutture Sostenibili di RFI) in Commissione
L’ing. Nicoletta Antonias (responsabile Infrastrutture Sostenibili di RFI) in Commissione territorio il 7 febbraio

Relativamente alla categoria “Resource Allocation” vista la grande quantità di demolizioni previste dal progetto (almeno due ponti e molti edifici) come può il sistema di certificazione vincolare il costruttore alla massima ottimizzazione di riciclo e riutilizzo del materiale demolito?

Il Protocollo Envision promuove interventi finalizzati all’attuazione di più efficaci politiche di sostenibilità in cantiere. In relazione alla gestione dei rifiuti, quindi, sarà privilegiato il conferimento a impianti di recupero autorizzati piuttosto che lo smaltimento in discariche, promuovendo un processo di economia circolare.

Vista la natura dell’opera, l’alto interesse pubblico della stessa e visti i criteri di trasparenza che lo stesso protocollo promuove, ritenete che sarà possibile per i cittadini accedere alla documentazione completa emessa dagli enti interessati ed oggetto del percorso di valutazione?

I cittadini possono accedere a diverse informazioni sul progetto. Innanzitutto, ICMQ, dopo aver valutato la documentazione di sintesi del progetto, rilascia un certificato con il livello di sostenibilità raggiunto che resta disponibile sul sito web dell’ISI. La documentazione progettuale – presa a riferimento anche per la certificazione Envision – è inoltre consultabile sul portale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Infine, sarà possibile ricorrere a canali di comunicazione specifici, tra cui infopoint e una casella di posta elettronica dedicata, per raccogliere informazioni più puntuali sul progetto e sullo stato di avanzamento dei lavori.