Il pittore vicentino Luigi Brunello: i suoi quadri al Chiericati, ma anche in un mercatino dell’usato

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Il Cavaliere, Luigi Brunello, 1929, opera ritrovata da Claudio Mellana
Il Cavaliere, Luigi Brunello, 1929, opera ritrovata da Claudio Mellana

(Articolo da VicenzaPiù Viva n. 5sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).

Il ritrovamento de “Il Cavaliere” del 1929.

Capita ancora di girovagare per i mercatini dell’usato e fare un incontro che ti riempie
di gioia. Non succede spesso, malauguratamente, ma forse è proprio questa fortuna sporadica ad essere quella che maggiormente allieta.
Fortuna, e un poco di naso, mi hanno così fatto trovare un bel quadro, anche più che bello, di Luigi Brunello del 1929, cioè del periodo nel quale era ancora significativa in lui l’influenza del grande pittore Ettore Tito, di cui fu, per un periodo assistente. Ma, come  scrive l’ormai scomparso ma noto editore e scrittore vicentino Giuseppe Mazzariol nel libretto che, insieme a Diego Valeri, gli amici dedicarono al Brunello dopo la sua morte, con grande fatica si liberò di quella pittura per “ritrovare colori puliti, segni immediati, tagli imprevedibili”, cioè rivendicare la sua inadattabilità al conforme.
Ma un quadro non basta, bisogna conoscere l’artista. Il doveroso approfondimento ha così ulteriormente allietato la scoperta.
Nato a Vicenza nel 1883, finiti gli studi liceali abbandona la famiglia per studiare all’Accademia di Belle Arti di Venezia dove, come detto, è allievo di Ettore Tito. Per vivere fa dallo scaricatore di porto al disegnatore dei figurini di moda.
Prende parte ad alcune edizioni della Biennale ma la Prima guerra mondiale lo rivendica al fronte. Congedato si stabilisce a Padova, si sposa e ha un figlio partigiano e lui stesso attivo a Roma contro il fascismo, rimanendo vedovo della prima moglie, un’ebrea morta in un campo di concentramento.
Diventa amico di Ubaldo Oppi insieme al quale affresca alcune chiese a Vicenza e Padova, tra le quali la Basilica del Santo e la chiesa arcipretale di Bolzano Vicentino.
Diventa insegnante all’Istituto d’Arte Pietro Selvatico ma ne viene allontanato perché rifiuta di iscriversi al partito fascista.

Paesaggio marino, Luigi Brunello (metà sec. XX), Vicenza, Palazzo Chiericati
Paesaggio marino, Luigi Brunello (metà sec. XX), Vicenza, Palazzo Chiericati

Lavora al Caffè Pedrocchi, dove restaura le antiche carte geografiche. Contrae un nuovo matrimonio con una donna di che muore in campo di sterminio perché colpevole di essere ebrea.
Il figlio entra nelle file della Resistenza e lui, in bicicletta, riesce a fuggire a Roma superando la linea gotica ad Ancona. A Roma partecipa attivamente alla lotta contro i fascisti e al termine della guerra riesce ad ottenere dalla amministrazione comunale un locale all’Uccelliera di Villa Borghese che sarà il suo studio sino alla morte avvenuta nel 1976. Durante gli anni romani troverà il tempo di sposarsi una terza volta e di partecipare ancora ad alcune edizioni della Biennale e della Quadriennale
Sue opere sono esposte alla Pinacoteca Civica di Palazzo Chiericati e i suoi disegni sono inseriti nel patrimonio artistico del Quirinale.
Per spiegare il carattere dell’artista Diego Valeri è ricorso a comune sentire locale relativo ai vicentini. “A Vicenza,” scrive Valeri “città cittadina per eccellenza, voglio dire costruita a perfetta regola d’arte (e, con in più il lampo di genio), c’è sempre stata, paradossalmente, abbondanza di spiriti bizzarri, cioè di personaggi irregolari. Questa è un’opinione che ha corso ab antiquo in tutta la regione veneta, e gli stessi vicentini confermano e non senza un poco di civetteria.”
Agli artisti la bizzarria viene sempre perdonata in cambio della bellezza che, chi più chi meno, riescono a regalarci. Più facile è poi perdonarli se hanno scelto di stare dalla parte giusta.

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Claudio Mellana
Claudio Mellana (Torino, 30 settembre 1948) è un umorista italiano. Ha cominciato pubblicando su riviste underground o politiche alla fine degli anni sessanta. Nel 1970 ha fondato con Dario Mairano la rivista underground Pelo e Contropelo, attiva sino agli anni ottanta. Nel 1975 viene realizzata a Torino la prima mostra di satira politica, chiamata anch'essa Pelo e Contropelo. La sua prima importante collaborazione è del 1972 con Ca Balà, la rivista madre della moderna satira politica italiana, e poi si estende a svariati periodici e giornali: ABC, IO, Nuovasocietà, Pianeta, Radiocorriere, Il Collezionista. Suoi disegni compaiono su l'Unità, La Stampa, Stampa Sera, Paese Sera. Si dedica, a partire dagli anni '70, quasi esclusivamente alla satira politica e realizza centinaia di vignette, e manifesti, per i giornali sindacali della CGIL. Partecipa a numerose mostre collettive, in Italia e all'estero, ricevendo anche riconoscimenti e premi, e ha esposto in mostre personali a Carpi e Torino. Con Dino Aloi ha curato, per Feltrinelli, nel 1991 il libro Un Lavoro Da Ridere: Antologia Della Satira Del Movimento Operaio Dall'Ottocento a Oggi , nel quale vengono raccolte le vignette a carattere sindacale comparse nei periodici italiani dalla metà dell'800. Ancora con Dino Aloi, dal 1994, cura il Premio intitolato a Giorgio Cavallo per la satira e l'umorismo, per conto della città di Moncalieri. Nel 2007 collabora alla realizzazione della mostra "Ludere et ledere" (Umorismo grafico e satira politica) tenutasi a Bergamo. Nel 2008 alla mostra "Il sorriso graffiato" ( Fascismo e antifascismo nel disegno satirico dalla grande guerra alla Costituzione) tenutasi al Castello di Ussel a Chatillon in Valle d'Aosta. Nel 2010 alla mostra "Dalla Storia alla Satira" (Cronache ed eventi in caricatura da Cavour ad Andreotti) tenutasi all'Archivio di Stato di Torino. Nel 2010, insieme a Dino Aloi, pubblica "Umoristi in Piemonte" (Dizionario di autori e riviste per sorridere e graffiare dal 1848 ad oggi). Nel 2011 collabora alla realizzazione della mostra "La donna immaginata. L'immagine della donna" tenutasi a Torino. Nel 2013, sempre con Dino Aloi, realizza la mostra "Casimiro Teja. Sulla vetta dell'umorismo" e il relativo catalogo contiene la più dettagliata biografia del grande caricaturista torinese realizzata sino ad oggi. Espone frequentemente in mostre collettive. Nel 2019 pubblica con le Edizioni Neos il libro "Lo Sputasentenze" una raccolta di 583 aforismi e pensieri vari ed espone 50 vignette senza parole in una mostra personale allo Spazio Mouv' di Torino. Collabora attualmente con pubblicazioni su Internet come "Buduar", "Nuovasocietà", " ViPiu.it", "CiaLiguria", Iltorinese, Torinofan e "Tellusfolio". Ha pubblicato, ad oggi, oltre 3000 vignette