Il Ponte crolla e Consob è un fulmine a tutela dei soci Benetton & c. Se uguale velocità sarebbe piaciuta ai soci BPVi, Veneto Banca &c. vediamo i suoi compiti di comunicazione

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Il Ponte Morandi a Genova non fa quasi in tempo a crollare e le lacrime per i dispersi ancora non sgorgano sperando che si ritrovino vivi, eppure la Consob, nota per la solerzia con cui (pre)avvisò dei rischi a cui andavano incontro i soci e gli obbligazionisti della Banca Popolare di Vicenza, di Veneto Banca e delle quattro banche risolte, tra cui la quotata Banca Etruria, è un fulmine (incisivo molto più di quello che si vorrebbe addurre a motivazione tragicomica del crollo) nel mettere in guardia il governo.

Potrebbero essere negativi, infatti, gli effetti delle dichiarazioni sulla revoca delle concessioni autostradali sui mercati finanziari e, quindi, sui soci: i grandi Benetton & c. oltre ovviamente ai tanti piccoli possessori del 45% delle azioni della capogruppo di Autostrade per l’Italia, Atlantia, a  cui fanno capo anche Aereoporti di Roma.

Il commento sulle diverse velocità di reazione li lasciamo ai lettori, noi ne approfittiamo per proporre un chiaro articolo del noto professionista Vicentino Giuseppe Rebecca che su Lettera43 ci informa su cosa fa lala COmmissione Nazionale per le SOcietà di Borsa.

Consob e i problemi di comunicazione

Sul sito non viene data adeguata pubblicità alla black e alla grey list. Così come alle variazioni degli elenchi. Informazioni importanti che interessano agli investitori.

 

 

Le attività della Consob (Commissione nazionale per le società e la Borsa) sono le seguenti (dal sito della Commissione): «Vigila sulle società di gestione dei mercati regolamentati, sulla trasparenza e l?ordinato svolgimento delle negoziazioni, sulla trasparenza e la correttezza dei comportamenti dei soggetti che operano sui mercati finanziari; regolamenta la prestazione dei servizi e delle attività di investimento da parte degli intermediari, gli obblighi informativi delle società quotate nei mercati regolamentati e le operazioni di appello al pubblico risparmio; autorizza i prospetti relativi alle offerte pubbliche di vendita e i documenti d?offerta concernenti offerte pubbliche di acquisto, l?esercizio dei mercati regolamentati nonché le iscrizioni agli albi delle imprese di investimento».

E, ancora: «Controlla dati e notizie fornite al mercato dagli emittenti quotati e dai soggetti che fanno appello al pubblico risparmio con l?obiettivo di assicurare un?adeguata e trasparente informativa; sanziona le condotte illecite; comunica con gli operatori e il pubblico degli investitori per un più efficace svolgimento dei suoi compiti e per lo sviluppo della cultura finanziaria dei risparmiatori; collabora con le altre autorità nazionali e con gli organismi internazionali preposti all?organizzazione e al funzionamento dei mercati finanziari». In questo ambito, è indicata anche la comunicazione con il pubblico degli investitori anche se a tale attività non pare essere attribuita una particolare valenza.

LA PUBBLICAZIONE DELLA BLACK E DELLA GREY LIST

La Consob da tempo pubblica nel suo sito, tra le varie rubriche, due elenchi molto importanti, le cosiddette black e grey list delle società quotate a Piazza Affari. Si tratta di elenchi che interessano tutti gli investitori. Ma non ne viene data una adeguata pubblicità. Nel sito (www.consob.it) questi dati non si trovano immediatamente; si deve cliccare alla voce «Emittenti ? Società quotate», e poi sulla dicitura «Obblighi di informativa periodica».

Tra l?altro non risulta che venga data comunicazione specifica al pubblico delle variazioni, essendo il tutto limitato a due elenchi. Si tratta di elenchi che comprendono le società per le quali Consob richiede l?obbligo di fornire specifiche informazioni, a cadenza mensile o trimestrale. Mensile per le società in black list e trimestrale per quelle in grey list. I dati più rilevanti di questa richiesta di informazioni sono la posizione finanziaria netta, la posizione dei debiti scaduti e i rapporti verso parti correlate. Nel passato, più di qualche società già inserita in questa lista ha poi fatto ricorso a una procedura concorsuale.

In un mercato sempre più difficile, queste società dovranno dare dimostrazione di avere un futuro e quindi anche una situazione finanziaria non in peggioramento. Ma quanti investitori fanno attenzione a tutto ciò? Qui evidenziamo le società quotate in Borsa inserite nelle liste in questi primi mesi del 2018.

Elenco degli emittenti assoggettati agli obblighi di diffusione di informazioni periodiche (articolo 114 del decreto legislativo 59/1998) (informazione mensile).

Società inserite nel 2018

Richiesta
del

1

TERNI ENERGIA S.p.A.

12/06/2018

     

Elenco emittenti sottoposti ad obblighi di integrazione dell?informativa resa nelle rendicontazioni contabili periodiche (informazione trimestrale)

Società inserite nel 2018

Richiesta
del

1

ASTALDI S.p.A.

15/05/2018

     

Si segnala come in tali elenchi risultino iscritte società ancora dal 2009, sia nel primo elenco sia nel secondo, il che invero, a distanza di 9 anni, appare un po? curioso. Non resta che confidare che la Consob dia maggior pubblicità a queste informazioni, in futuro. In calce in due elenchi completi.

Si segnala infine che nell?elenco, sempre di Consob, degli emittenti degli strumenti finanziari diffusi tra il pubblico in misura rilevante risultano iscritte anche le due banche venete, Banca Popolare di Vicenza Spa e Veneto Banca Spa (Leggi anche: l’impatto delle banche venete sui conti italiani) ambedue ora in liquidazione coatta amministrativa. Forse sarebbe il caso di aggiornare questo elenco. Ricordiamo anche come nei due elenchi sopra indicati fino al 2012 risultassero iscritte anche società da tempo fallite, cosa poi subito corretta.

Elenco degli emittenti assoggettati agli obblighi di diffusione di informazioni periodiche (art. 114 del d.lgs. 58/1998)

Elenco emittenti sottoposti ad obblighi di informativa mensile

Richiesta
del

1

ACOTEL GROUP S.p.A.

08/11/2016

2

BIALETTI INDUSTRIE S.p.A.

27/10/2011

3

BIANCAMANO S.p.A.

12/07/2013

4

BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE S.p.A.

30/11/2013

5

CHL – CENTRO HL DISTRIBUZIONE S.p.A.

08/11/2016

6

EEMS ITALIA S.p.A.

13/09/2012

7

GABETTI PROPERTY SOLUTIONS S.p.A.

27/06/2012

8

GEQUITY S.p.A. (ex INVESTIMENTI E SVILUPPO S.p.A.)

17/03/2010

9

GRUPPO WASTE ITALIA S.p.A.

29/07/2016

10

IL SOLE 24 ORE S.p.A.

14/12/2016

11

INDUSTRIA E INNOVAZIONE S.p.A.

07/08/2015

12

K.R.ENERGY S.p.A.

14/07/2009

13

MEDIACONTECH S.p.A.

30/11/2013

14

NETWEEK S.p.A. (ex DMAIL GROUP S.p.A.)

27/06/2012

15

OLIDATA S.p.A.

22/04/2010

16

PIERREL S.p.A.

27/06/2012

17

RISANAMENTO S.p.A.

23/06/2017

18

SINTESI SOCIETA’ DI INVESTIMENTI E PARTECIPAZIONI S.p.A. (ex YORKVILLE BHN S.p.A.)

27/10/2011

19

STEFANEL S.p.A.

29/07/2016

20

TERNIENERGIA S.p.A.

12/06/2018

21

TISCALI S.p.A.

14/07/2009

22

ZUCCHI S.P.A.

16/06/2010

Elenco emittenti sottoposti ad obblighi di informativa supplementare con cadenza trimestrale

Richiesta
del

1

AEDES S.p.A.

08/10/2015

2

A.S. ROMA S.p.A.

14/07/2009

3

ASTALDI S.p.A.

15/05/2018

4

BANCA CARIGE SPA

15/03/2017

5

BANCA INTERMOBILIARE DI INVESTIMENTI E GESTIONI S.p.A.

27/04/2017

6

BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA S.p.A.

08/11/2016

7

BASTOGI S.p.A.

12/07/2013

8

BEGHELLI S.p.A.

13/02/2015

9

BORGOSESIA S.p.A.

23/06/2017

10

EUKEDOS SPA (ex ARKIMEDICA S.p.A.)

17/07/2014

11

FULLSIX S.p.A.

21/07/2011

12

GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI S.p.A.

12/07/2013

13

ITALIAONLINE S.p.A. (già SEAT PAGINE GIALLE S.p.A.)

29/07/2016

14

ITWAY SPA

23/06/2017

15

LVENTURE GROUP S.p.A. (ex LE BUONE SOCIETA’ S.p.A.)

12/07/2013

16

MAIRE TECNIMONT S.p.A.

29/05/2013

17

PININFARINA S.p.A.

14/07/2009

18

RCS MEDIAGROUP S.p.A.

27/05/2013

19

SNAITECH S.p.A. (ex SNAI S.p.A.)

13/10/2010

20

TAS S.p.A.

23/06/2017

21

TREVI S.p.A.

26/10/2017