A seguito dei gravi fatti che si sono recentemente verificati presso alcuni nosocomi in varie parti d’Italia, compreso quello che a Vicenza ha avuto come vittima un medico del Pronto Soccorso, violentemente aggredita dal parente di un degente (leggi qui), anche nella nostra Provincia il Questore Paolo Sartori (primo lancio alle 11.43, aggiornamento alle 14.44, ndr) ha deciso di rafforzare, anche col prolungamento dell’apertura del posto fisso di Polizia, le attività di prevenzione e di controllo nei Presìdi della Polizia di Stato presso i Pronto Soccorso delle Aziende Ospedaliere di Vicenza e Bassano del Grappa.
Lo ha fatto d’intesa con i Direttori Generali delle USSL n. 8 Berica, Maria Giuseppina Bonavina, e n. 7 Pedemontana, Carlo Bramezza, e ciò al fine di meglio rispondere alle esigenze di tutela della sicurezza dei cittadini e del Personale sanitario.
Nel video in copertina (che puoi vedere anche sul nostro canale YouTube LaPiù Tv e sulla nostra omonima App da scaricare gratuitamente in ambiente iOs e Android) il questore e i due dg hanno illustrato la situazione a Vicenza e Bassano e negli ospedali della provincia, che ricalca, purtroppo, una tendenza nazionale a rendere rischiosa l’attività degli operatori della sanità con aggressioni e minacce.
Se il questore di Vicenza ha posto l’accento sul rafforzamento delle misure di sicurezza, per lo meno per i due ospedali maggiori, i due dg hanno evidenziato come la misura, per la quale hanno ringraziato Paolo Sartori, sia indispensabile ma non risolutiva del problema che andrebbe affrontato, hanno detto, con un’opera di educazione e di informazione dei cittadini sulle funzioni che svolgono, per loro, medici, infermieri e OSS.
Maria Giuseppina Bonavina, approfittando dello spazio dato alle domande dei colleghi presenti, tra cui il nostro direttore, Giovanni Coviello, ha invitato la stampa a collaborare di più perché, ha detto con fare risoluto che qui sintetizziamo, “se qualche episodio di mala sanità, che, mi rendo conto, fa notizia, ci può essere ma a fronte ce ne sono 100.000 di buona sanità e, speso, anche l’episodio negativo, dopo le opportune valutazioni tecniche, si dimostra non tale. La stampa, mi posso permettere di dirlo, vista la mia esperienza, deve assumersi il compito e la responsabilità anche di evidenziare quello, tanto, che funziona, grazie agli sforzi di tutto il personale, e non solo quanto attira la curiosità dei lettori, tra cui, peraltro, si nascondono quelli che, a volte anche per motivi umani, trasformano in violenza un comprensibile stato di sofferenza per se stessi o per propri familiari ricoverati…“.
Detto che i colleghi presenti hanno recepito l’appello e che il nostro direttore ha voluto portare anche la sua, positiva e personale, esperienza da paziente, di seguito riassumiamo i provvedimenti presi dal questore Paolo Sartori che, lo ha sottolineato, ha fatto tutto quanto possibile tenendo conto anche delle ridotte risorse della Polizia di Stato.
Il posto fisso di Polizia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza, oltre che quello del S. Bassiano, resterà, quindi, aperto anche di notte, almeno fino alle 23. Lo rende noto la Questura di Vicenza, specificando che il presidio osserverà un nuovo orario di attività a titolo sperimentale e a partire da aprile 2023.
L’operatività nelle ore notturne del posto fisso di polizia presso il nosocomio sarà limitata solo ad alcuni giorni della settimana e andrà dunque oltre alla consueta apertura infrasettimanale mattutina e pomeridiana.
“Ciò consentirà di mantenere una più costante presenza della Polizia – ha spiegato il Questore di Vicenza -, a disposizione dell’utenza e dei sanitari, nell’ottica di garantire una maggiore sicurezza unitamente ai sistema di sorveglianza privata già in atto, che operano nell’arco delle 24 ore.
Allo stesso modo, per quanto riguarda l’Ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa, il posto di Polizia, nei giorni lavorativi, verrà mantenuto aperto anche per alcuni pomeriggi della settimana, oltre al consueto orario di apertura mattutino.
La presenza della Polizia di Stato all’interno delle maggiori strutture ospedaliere del Paese rappresenta un elemento cardine, una delle priorità nelle attività di prevenzione e di accertamento dei reati che la nostra Istituzione pone sistematicamente in essere, in stretta sinergia con le autorità sanitarie”.