Il presidente Emmanuel Macron ha annunciato che “nei prossimi mesi” il suo governo presenterà una proposta di legge per inserire il diritto all’aborto all’interno della Costituzione francese.
“I passi avanti seguiti a dibattiti parlamentari, su iniziativa dell’Assemblea Nazionale, consentono, spero, di inserire questa libertà nel quadro del progetto di legge di revisione della Costituzione che sarà preparato nei prossimi mesi”, ha dichiarato Macron in occasione di un incontro avvenuto lo scorso mercoledì.
Già a febbraio, l’Assemblea nazionale francese – la Camera bassa – aveva approvato l’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione, con 337 voti a favore, 32 contrari e 18 astenuti.
La decisione arrivava in risposta all’onda di leggi anti-aborto adottate negli Stati Uniti dopo il ribaltamento da parte della Corte Suprema della sentenza Rod vs Wade, e per “premunirsi da una regressione”, come dichiarato dalla deputata di La France Insoumise, Mathilde Panot.
Il testo ha integrato parte dei 300 emendamenti avanzati da destra ed estrema destra, nella speranza di riuscire a superare anche il successivo voto al Senato. La formula che è stata proposta per modificare l’articolo 34 della Costituzione è: “La legge determina le condizioni in cui si esercita la libertà della donna di porre fine alla sua gravidanza”.
Non solo la Francia è il primo Paese al mondo a muoversi in tal senso ma la decisione arriva in un momento in cui anche in Europa il diritto all’aborto è sempre più a rischio.
Oltre al divieto quasi totale in Polonia, in Spagna molti dottori si rifiutano di effettuare la procedura mentre da noi, in Italia, la neo-ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, ha più volte rilasciato affermazioni all’apparenza contrarie alla tutela dell’interruzione volontaria di gravidanza.
Secondo un sondaggio pubblicato da IFOP, una delle più rispettate aziende francesi, più dell’80% dei cittadini è favorevole all’inserimento del diritto all’aborto nella Costituzione.
Fonte: The Vision