PSI, Sindaco di Vicenza, rappresentanti delle forze politiche presenti in Consiglio comunale, Partiti, Sindacati e Associazioni, hanno commemorato a Vicenza la figura di Aleksej Navalny. La commemorazione si è svolta ieri in piazza Matteotti.
“Leader dell’opposizione russa – commenta oggi Luca Fantò, segretario cittadino PSI di Vicenza -, morto nella colonia penale in Siberia, laddove ai tempi di Stalin venivano mandati a morire gli oppositori della spietata dittatura comunista, anche Navalny, pur sapendo che le sue denunce lo avrebbero condotto alla morte, dopo il primo avvelenamento e le cure in Germania è tornato in patria per continuare a battersi contro Putin.
Navalny denunciava da tempo le responsabilità del regime russo, come molti prima di lui e
con lui. E come lui e prima di lui, chi ha accusato Putin è oggi morto. Yushenkov, Klebnikov, Politkovskaia, Litvinienko, Estemirova, Markelov, Baburova, Nemtsov e con loro molti
altri.
Le posizioni politiche di Navalny non erano quelle di noi socialisti, tuttavia chi combatte per la libertà del popolo, rischiando la propria vita fino alla morte, denunciando con la sua morte la dittatura, è nostro fratello. Per questo noi socialisti eravamo in piazza Matteotti”, ha concluso Fantò.