Michael Hoffman, noto regista americano, è stato ospite di Vicenza ieri 21 febbraio, in visita al Teatro Olimpico. Ad accoglierlo all’ingresso del gioiello palladiano l’assessore comunale alle attività sportive Matteo Celebron, che gli ha donato un libro sulla città. A fare da guida al regista e alla sua troupe, svelando loro i segreti del teatro, sono stati il Consorzio di promozione turistica Vicenza è e Vicenza Film Commission. Grazie a loro infatti, e grazie alla loro collaborazione con la società di produzione esecutiva Mestiere Cinema, Hoffman ha scelto Vicenza per uno scouting in previsione di una produzione internazionale dedicata alla vita dell’astronomo Keplero, ambientato a fine ‘500 e quindi in piena sintonia con il periodo palladiano.
“Hoffman è rimasto affascinato dal Teatro Olimpico – afferma Celebron – l’aveva già visto vent’anni fa, ma stavolta l’ha assaporato in ogni minimo dettaglio. Per questo ci auguriamo di poterlo presto ospitare come location della sua produzione. Sarebbe per noi occasione anche per fargli fare una passeggiata in centro storico e per fargli ammirare una città che mostra evidenti i segni della vivacità artistica del ‘500 e non solo.”
Michael Hoffman, classe 1956, Ha già diretto film d’epoca in costume come ‘Restoration – il peccato e il castigo’, e l’adattamento della commedia di W. Shakespeare ‘Sogno di una notte di mezza estate’. Legato da sempre alla figura di Shakespeare, Hoffman è stato anche cofondatore del Idaho Shakespeare Festival. Conosciuto anche per aver diretto George Clooney e Michelle Pfeiffer in ‘Un giorno…per caso’, ‘Il club degli Imperatori’ con Kevin Kline, il dramma sportivo ‘Game 6’ con Michael Keaton e Robert Downey Junior, ‘The last station’ sulla vita di Leo Tolstoy con James McAvoy e Hellen Mirren.
Mestiere Cinema è una società di produzione cine-televisiva con esperienza trentennale che ha curato la produzione esecutiva di film come ‘Casanova’ di Lasse Hallstrom, ‘The Italian Job’ di Gary Gray, i film della saga di James Bond ‘Casino Royale’ di Martin Campbel e ‘Quantum of Solace’ di Marc Forster.