Il ricordo di Pertini deve essere esempio, Psi di Vicenza: il 24 febbraio del 1990 moriva a Roma il Presidente partigiano

465
Marcello Mantovani con Sandro Pertini
Marcello Mantovani con Sandro Pertini

Il 24 febbraio del 1990 moriva a Roma il Presidente partigiano, come veniva chiamato
affettuosamente Sandro Pertini. Quello di oggi è un anniversario denso di significati politici, sociali e culturali.
Nessuno come lui fu capace di incarnare il modello dell’uomo politico onesto, capace di
affermare i principi della libertà e della giustizia sociale, rinsaldando l’armonia e il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato. Se è con l’esempio che si insegna alle nuove generazioni, Sandro Pertini è il giusto esempio.
Il PSI di Vicenza lo ricorda e ricorda la capacità di aggregare un intero popolo attorno alle
Istituzioni dello Stato. Il PSI di Vicenza ne ripercorre l’esistenza, partendo dalla gioventù
sotto la monarchia, passando per due guerre mondiali, il periodo fascista, l’esilio, il carcere, la lotta partigiana, la Liberazione e arrivando all’affermazione della Repubblica. Fino alla sua consacrazione come uomo di Stato, vicino ai cittadini e alle loro esigenze. E poi l’elezione a Presidente della Repubblica: quello più amato di sempre.
Vicenza non ha ancora una via, una piazza che lo ricordi, tuttavia il ricordo e la lezione di
Pertini restano attuali. Abbiamo bisogno del suo ricordo per batterci contro la distruzione del Paese e dello spirito della Costituzione. Distruzione avviata da chi sostiene l’autonomia differenziata e il premierato.
E’ bello, per noi socialisti vicentini, volgere un ricordo come è giusto fare per un uomo, un
compagno unico e indimenticabile.