Il ricordo di Pupillo e Selmo per il marchese Roi e la dottoressa Terzo: “quel maggio 2009 sventurato per Vicenza”

1216
Roi Marchese
Marchese Roi

Il maggio del 2009 – scrivono i consiglieri comunali Sandro Pupillo e Giovanni Selmo – è stato davvero sventurato per il mondo culturale vicentino e non. Dopo la scomparsa ad inizio mese della dottoressa Fatima Terzo, già direttrice delle due sedi museali dell’istituto di credito, palazzo Leoni Montanari a Vicenza e Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli, il 24 maggio ci lasciò anche il marchese Giuseppe “Boso” Roi.

Sono passati 10 anni e questa pesante assenza si avverte moltissimo. La levatura intellettuale unita ad una enorme passione per l’arte han fatto sì che queste due figure abbiano sempre contribuito con straordinaria generosità a sostenere il mondo culturale. Ho già avuto modo di ricordare nelle settimane passate la dottoressa Terzo ed oggi vorrei soffermarmi sulla figura di Giuseppe Roi che ho avuto il piacere di conoscere bene nonostante la grande differenza di età.

Persona assai elegante, gentiluomo di antico stampo, raffinato, intenditore d’arte e grandissimo appassionato di musica classica, di jazz e di danza, il marchese Roi è stata una delle figure più illustri del ‘900 della nostra Città. È stato presidente dell’Ente Provinciale per il Turismo dal 1956 al 1973 e ha guidato l’Ente per le ville venete dal 1960 al 1970. Ha fondato ed è stato presidente della sezione di Italia Nostra ed è stato vicepresidente di “Europa Nostra”. Il Marchese ha avuto intuizioni sulle quali viviamo ancora oggi, a cominciare dai Concerti in villa. E non solo.

Se Vicenza è entrata nella World Heritage List dell’Unesco il merito è suo. Presidente della Società del Quartetto negli anni Cinquanta, dal 1955 è diventato membro dell’Accademia Olimpica. Per il suo impegno, Vicenza gli conferì la medaglia d’oro di cittadino benemerito nel 1985.

Il Marchese Roi è stata una personalità illuminante e illuminata della nostra Città e l’ha amata talmente tanto che nel 1988 ha creato una Fondazione a lui intitolata che sostenesse la cultura in città e in particolare il Museo Civico di Vicenza.

Conosciamo tutti le vicissitudini che in questi anni hanno coinvolto la Fondazione Giuseppe Roi causandole dei danni enormi a livello patrimoniale. Accogliamo pertanto con grande favore le dichiarazioni dell’attuale presidente Paola Marini che, a quanto appreso da giornali, ha stabilito assieme al CdA di dare via all’azione di responsabilità per lo sciagurato acquisto delle azioni svalutate con un danno di 24 milioni di euro. È un’operazione quanto mai opportuna che la stessa presidente dichiara essere “un gesto morale cui non ci sottraiamo” nei confronti del Marchese Roi e della Città di Vicenza.

In occasione del decennale della morte del Marchese Roi e della dottoressa Fatima Terzo facciamo una proposta – attraverso una mozione che alleghiamo – al Sindaco Francesco Rucco e all’Amministrazione comunale affinché venga dedicata una via, una piazza, un palazzo o un luogo del Comune alla loro memoria. Lo riteniamo un doveroso omaggio a due figure assai rappresentative della nostra Città che hanno fatto conoscere il nome di Vicenza in tutto circuito culturale, artistico e turistico mondiale.

Mozione: Intitolazione di un luogo significativo del Comune di Vicenza (via, piazza, palazzo, monumento) in occasione del decennale della morte della dottoressa Fatima Terzo e del Marchese Giuseppe Roi.

Premesso che:

Nel mese di maggio 2019 sono trascorsi dieci anni dalla morte della dottoressa Fatima Terzo e del Marchese Giuseppe Roi, entrambi illustri concittadini che hanno dedicato la loro vita a sostenere con enorme generosità le attività museali e culturali del Comune di Vicenza.

Fatima Terzo è stata responsabile del settore Beni Archeologici e Storico-Artistici di Intesa Sanpaolo, direttrice delle due sedi museali dell’istituto di credito, palazzo Leoni Montanari a Vicenza e Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli. Grazie a prodigiose intuizioni ha dato vita a magnifici progetti quali, per citarne uno su tutti, “Restituzioni” volto al recupero di opere d’arte bisognose di interventi di restauro e, quindi, messe in mostra al pubblico temporaneamente prima di della loro ricollocazione nelle sedi d’origine e – disponendo di importanti risorse dell’Istituto bancario – ha sempre generosamente sostenuto le attività di molte associazioni, enti, istituzioni cittadine premiandone il merito, la qualità, l’innovazione e l’attenzione ai giovani. Alla fine degli anni Novanta, proprio per un suo instancabile e lungimirante lavoro, ha fatto diventare Palazzo Leoni Montanari sede espositiva di una delle più importanti collezioni di icone russe dell’Occidente europeo e, di conseguenza, portando il nome di Vicenza all’attenzione del turismo internazionale non solo come città del Palladio.

Giuseppe Roi è stata una delle figure più illustri del ‘900 della nostra Città. Durante il Secondo conflitto mondiale, venne catturato dai nazisti che lo incarcerarono nella caserma di San Michele assieme a Neri Pozza. È stato Presidente dell’ Ente Provinciale per il Turismo dal 1956 al 1973. Ha guidato l’Ente per le ville venete dal 1960 al 1970. Ha fondato ed è stato Presidente della sezione di Italia Nostra e nel 1958 è stato tra i rifondatori dell’Accademia della Cucina. Vicepresidente del Comitato italiano per Venezia, è stato anche vicepresidente di “Europa Nostra”. Presidente della Società del Quartetto negli anni Cinquanta, dal 1955 è stato membro dell’Accademia Olimpica. Ha avuto intuizioni sulle quali viviamo ancora oggi, a cominciare dai Concerti in villa. Se Vicenza è entrata nella World Heritage List dell’UNESCO il merito è suo. Per il suo impegno, Vicenza gli ha conferito la medaglia d’oro di cittadino benemerito nel 1985.

Considerato che:

Queste due figure hanno onorato la nostra città portando il nome di Vicenza in tutto circuito culturale, artistico e turistico mondiale e quindi meriterebbero particolare riconoscenza da parte dell’Amministrazione comunale e, più in generale, di tutta la cittadinanza.

Il Consiglieri comunali impegnano il Sindaco e l’Amministrazione Comunale ad intitolare:

Alla dottoressa Fatima Terzo e al Marchese Giuseppe Roi, una via, una piazza o, più in generale, un luogo da individuare del nostro Comune alla loro memoria, come doveroso omaggio a due personalità così rappresentative della nostra Città.