Saluto di Cicero in camicia nera dal balcone sul GdV, esposto al Prefetto dei consiglieri di opposizione: “reato di apologia del fascismo”

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Quest’oggi – scrivono in una nota i consiglieri comunali del centrosinistra– in un apposito incontro, i Consiglieri Comunali di minoranza hanno consegnato al Prefetto Dott. Umberto Guidato un esposto in riferimento agli incresciosi avvenimenti che hanno coinvolto l’assessore Claudio Cicero e che, a nostro avviso, si pongono in violazione dell’art.4 della Legge n.645 del 1952, che condanna il reato di apologia del fascismo.

Lo abbiamo fatto per proteggere le istituzioni democratiche, la Costituzione e la storia della nostra città, oltraggiate dal comportamento dell’assessore e non adeguatamente difese dal sindaco Rucco.

La risposta del sindaco risulta infatti debole e inconsistente dato che si conclude, ancora una volta, con un semplice rimprovero. I fatti dimostrano che l’assessore, in vent’anni di attività amministrativa, non ha ancora imparato a gestire le responsabilità di chi riveste una carica pubblica, né a onorare le istituzioni che rappresenta, né a collaborare con il resto della squadra di governo; risulta quanto meno ingenuo pensare che possa impararlo in futuro.

Un sindaco autorevole avrebbe agito diversamente, con meno parole ed una sola azione: il ritiro delle deleghe. In tutto ciò si legge l’ambiguità di questa amministrazione, passata per le simpatie fasciste di alcuni consiglieri declassate a errori di gioventù, per gli incontri istituzionali con Casapound, MIS e Forza Nuova a Palazzo Trissino, per le modifiche alla storia dell’eccidio dei “Dieci Martiri”. Ambiguità che dimostra quanto sia forte all’interno della maggioranza il peso di alcune frange più estremiste, da cui evidentemente il sindaco non riesce a svincolarsi.

Rucco, nel maldestro tentativo di distogliere l’attenzione, ci accusa infine di essere privi di argomenti. Ricordiamo al sindaco che la maggior parte delle mozioni, delle interrogazioni, degli emendamenti e degli ordini del giorno presentati e approvati, risulta essere a firma della minoranza. Al sindaco ricordiamo però con forza che la difesa dell’istituzione e della città che rappresenta spetta prima di tutto a chi porta la fascia tricolore e che ogni comportamento indecoroso e sconveniente della propria maggioranza ricade, necessariamente, sul sindaco stesso.

 

Ecco il testo originale della mozione:

Ill.mo Signor Prefetto,

è certamente a Sua conoscenza l?increscioso e grave episodio di cui si è reso protagonista il giorno 13 dicembre 2018 l?Assessore del Comune di Vicenza Sig. Claudio CICERO, che – con parole ed atti simbolici di chiaro riferimento al passato regime fascista ? si è reso attore di una palese violazione, a nostro giudizio, dell?art.4 della Legge n. 645 del 1952 che condanna il reato di apologia del fascismo.

Un comportamento che consideriamo gravemente offensivo della storia e della memoria della città di Vicenza, medaglia d?oro per il contributo alla Resistenza ed alla lotta al nazifascismo, tanto più grave perché manifestato pubblicamente da un esponente della Giunta municipale e dal balcone dell?edificio comunale.

Per tali ragioni, quali consiglieri comunali, ci permettiamo di rivolgerci alla Sua persona con la preghiera di un Suo autorevole intervento al fine di garantire il rispetto dei valori costituzionali e verso il Sindaco della città affinché condanni il grave ed avvilente episodio di cui si è reso responsabile un suo assessore che, a nostro giudizio, andrebbe rimosso dall?importante carica rivestita.  

 

I Consiglieri Comunali di VICENZA di centrosinistra

*Ciro Asproso

Cristina Balbi

Raffaele Colombara

Otello Dalla Rosa

Alessandro Marchetti

Alessandra Marobin

Sandro Pupillo

Giovanni Rolando

Isabella Sala

Giovanni Selmo

Cristiano Spiller

Ennio Tosetto