E’ stato un intervento ad ampio respiro, meticoloso e minuzioso, che ha sfiorato le tre ore di durata, quello tenuto oggi dal sindaco Brugnaro, in qualità di commissario delegato alla gestione dell’emergenza dopo le acque alte di novembre, in apertura dell’ultima tornata del 2019 del Consiglio comunale.
Il primo cittadino non si è infatti limitato ad enunciare, così come previsto dal punto all’Ordine del Giorno dell’assemblea, le linee guida e i propositi che stanno ispirando la sua azione in questo delicato compito affidatogli, ma ha voluto illustrare, uno per uno, tutti gli interventi già compiuti, o in ogni caso autorizzati, nell’ambito dei primi 20 milioni di euro fatti pervenire dal governo per Venezia.
“Interventi – ha spiegato Brugnaro – che ammontano al momento a circa 16.300.000 e che riguardano tutti il ripristino di danni al patrimonio pubblico. Una goccia, rispetto ai circa 350 milioni calcolati, a cui devono poi aggiungersi i danni subiti da privati e aziende.”
A questo proposito le domande di rimborso inserite nel sistema sono già 6.369 (3.530 da privati e 2835 da imprese) per un totale richiesto di oltre 41 milioni di euro, anche se le domande protocollate sono attualmente arrivate a quota 3.204, per 22 milioni di euro complessivi.
“Posso già annunciare oggi – ha sottolineato il sindaco – che, come commissario, firmerò nei prossimi giorni un decreto che farà slittare dal 20 dicembre al 30 gennaio 2020 il termine per poter presentare le domande, e dal 28 febbraio al 30 aprile quello per la rendicontazione.”
Oltre al ripristino dei danni rimane ovviamente aperta tutta la partita riguardante gli interventi di salvaguardia della città: dal completamento del Mose, al rifinanziamento della Legge speciale per Venezia, ai lavori necessari per il risanamento e il rilancio di Porto Marghera.
Brugnaro ha poi voluto ringraziare le istituzioni (a cominciare dal Capo dello Stato Mattarella, dal presidente del Consiglio Conte, dalla presidente del Senato Casellati), le forze politiche di maggioranza e opposizione, le personalità, i cittadini, non solo italiani ma di tutto il mondo, che stanno dimostrando fattivamente la loro vicinanza a Venezia.
“E’ una battaglia – ha osservato il primo cittadino – che dobbiamo combattere tutti assieme, se vogliamo garantire un futuro a questa città: non è questione di bandiere o di interessi di parte, Venezia è patrimonio dell’intera umanità.”