Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha incontrato in settimana gli studenti dell’Istituto Farina suddivisi in un primo momento riservato alle ragazze e ragazzi liceali seguiti da quelli della secondaria di primo grado. Un momento di confronto durante il quale i ragazzi hanno presentato al sindaco le loro proposte.
«Oggi Vicenza ha un’amministrazione che ha voglia di ascoltare i più giovani. Cercate di farvi sentire, raccontateci le vostre esigenze, venite a spronarci con le vostre domande. Nella nostra squadra di giunta – ha ricordato il sindaco – ci sono gli assessori all’istruzione Giovanni Selmo e alle politiche giovanili Leonardo Nicolai che hanno il preciso mandato di lavorare perché Vicenza guardi di più ai giovani. È un obiettivo in cui crediamo molto e che possiamo perseguire anche grazie a quanto ci segnalerete voi. Ho ascoltato con grande interesse le vostre proposte e avremo modo di continuare questo dialogo anche nel futuro».
«La visita al Farina del sindaco ci ha onorati, – ha dichiarato Christian Bortolotto dirigente scolastico dell’Istituto, – è il segnale di un’attenzione specifica ad una realtà scolastica ed educativa che è cresciuta nella città, con la città e per la città dal lontano 1834. Gli studenti dei licei hanno portato al sindaco tre proposte concrete e innovative per migliorare la città; le ragazze e i ragazzi della secondaria di primo grado hanno regalato al sindaco degli album di “città ideale”. È stata una bella esperienza di cittadinanza e di ascolto reciproco, prezioso confronto funzionale alla crescita dei giovani della città e della provincia di Vicenza”.
La storia dell’Istituto Farina di Vicenza
Il sacerdote Don Giovanni Antonio Farina, ordinato nel 1827, ha dimostrato un notevole spirito di lungimiranza nella sua opera a Vicenza. Ha riconosciuto il bisogno di istruzione e formazione per le giovani delle famiglie povere, ritenendo che ciò potesse prevenirne l’emarginazione sociale. Nel 1831, ha iniziato la prima scuola elementare minore per bambine povere a Vicenza, riorganizzando la Scuola di Carità presente nella parrocchia. Nel 1834, ha ottenuto l’approvazione del governo austriaco per accogliere anche fanciulle di ceto sociale più elevato, garantendo loro istruzione ed educazione.
Il suo zelo apostolico e la necessità di persone dedicate a tempo pieno lo hanno portato a fondare la Congregazione delle Suore Maestre di S. Dorotea – Figlie dei Sacri Cuori nel 1836. Don Farina si è anche preso cura delle bambine sorde, ampliando la sua opera di assistenza ed educazione. Nel 1845, le suore hanno iniziato a lavorare negli asili d’infanzia, sostenendo l’educazione dei bambini. Tuttavia, le leggi cambiarono nel 1869 con l’annessione del Veneto al Regno d’Italia.
Nel corso degli anni, l’istituto ha subito diverse modifiche nei percorsi di studio, adattandosi alle esigenze culturali e sociali. Nel 1956, è stata istituita la Scuola Magistrale pubblica non statale, riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1958. Nel 1984, è stata autorizzata l’attivazione di un Progetto di Sperimentazione autonoma, che ha portato a un Istituto Magistrale quinquennale. Nel 1998, l’istituto è stato riconosciuto come paritario. Nel 2012, è stata introdotta una sezione sportiva nel Liceo scientifico.
Questa istituzione ha una lunga storia di dedizione all’istruzione e alla formazione, adattandosi costantemente alle mutevoli esigenze dell’istruzione e della società.