Un paio di mesi fa Vicenza aveva meritato l’attenzione della stampa britannica come città piacevole che offre spunti interessanti ai turisti, evitando loro l’affollamento e i costi di località più gettonate: questo grazie ad Elisabetta Faggiana e Savio Losito, fondatori della start up “Unexpected Italy, che hanno condotto nella città del Palladio una giornalista del Guardian, che è rimasta affascinata dalle architetture, dai paesaggi, ma anche dalla tranquillità dei luoghi.
Il sindaco di Vicenza Giacomo Possamai ha incontrato oggi a Palazzo Trissino i due fondatori di Unexpected Italy Faggiana e Losito, sottolineando l’importanza del loro lavoro di promozione: «Vicenza è una città “gentile” – ha affermato Possamai -, che va scoperta non solo nei suoi aspetti più noti, ma anche nei suoi angoli meno conosciuti, più originali, a misura di visitatore. Come ha scritto il Guardian un mese fa, Vicenza è l’antidoto perfetto all’overtourism, per un turismo autentico e di qualità. Così vogliamo farla conoscere, grazie anche alle collaborazioni con i privati che intelligentemente lavorano proprio in questa direzione».
Oltre alla Start Up, Faggiana e Losito hanno aperto anche un sito e recentemente una app che guidano alla scoperta delle meraviglie meno conosciute della città di Vicenza, con esperienze uniche oltre il tipico percorso turistico. È stato appunto dopo aver vissuto il capoluogo berico in modo “unico” che la giornalista del Guardian Liz Boulter ha raccontato la sua esperienza in un lungo reportage dove la città viene elogiata perché priva di lunghe code nei luoghi più caratteristici, oltre che lontana dalla calca e dai prezzi esorbitanti di altre mete turistiche più conosciute.
«Vicenza, tra le città raccontate in Unexpected Italy, è quella con il maggior numero di esperienze descritte – ha concluso il sindaco -. Ringrazio Savio ed Elisabetta, nata ad Arzignano, per il loro lavoro appassionato, che sposa appieno uno dei nostri obiettivi: favorire un turismo differente, fatto di esperienze uniche a misura di visitatore».