Dalla terraferma alle isole, con 5 spettacoli per grandi e bambini e 15 appuntamenti in 13 insoliti palcoscenici, il progetto “Sottocasa. Il Teatro nelle Città” per oltre un mese ha animato ogni angolo della Città metropolitana di Venezia e ieri sera, con il Don Chisciotte di Stivalaccio Teatro al Centro Culturale Canevon di Malcontenta, ha chiuso con successo gli appuntamenti dell’estate. Dai Forti Gazzera e Mezzacapo ai parchi di Villa Querini a Mestre e di Villa Bisacco a Chirignago, dalle isole di Sant’Erasmo, Burano e Murano fino ai quartieri Piave a Mestre, Cep a Campalto e Altobello ogni spazio si è rivelato congeniale per portare il divertimento direttamente “sotto casa”.
Il programma promosso dal Teatro Stabile del Veneto e dal Comune di Venezia all’interno della manifestazione “®ESTATE in Città”, realizzata con il sostegno del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020, ha portato infatti lo spettacolo dal vivo fuori dalle storiche sale per animare nuovi spazi urbani e dare vita a un’esperienza artistica coinvolgente e capace di mettere in contatto attori e spettatori fuori dalle consumate rotte quotidiane del centro storico.
Un programma fortemente voluto dal sindaco Luigi Brugnaro che, dopo il successo già riscontrato nei giorni del Carnevale, è tornato per questa estate con appuntamenti per i più piccoli come “Saccomatto” di e con Isabella Moro e Susi Danesin, protagonista anche di “Giacomino e altri desideri” e “Un’allegra arlecchinata”, uno spettacolo di burattini con Lucia Schierano. Ad allietare il pubblico adulto nelle calde serate estive sono stati invece gli allievi di Accademia Palcoscenico, la scuola per attori dello Stabile del Veneto, con lo spettacolo “Fabbrica” di Ascanio Celestini per la regia di Sandra Mangini e gli interpreti della compagnia Stivalaccio Teatro con “Don Chisciotte. Tragicommedia dell’arte”.
“Il progetto Sottocasa è una proposta voluta dal sindaco Brugnaro a cui abbiamo voluto dare vita, insieme al Teatro Stabile del Veneto, per coinvolgere i cittadini in eventi culturali che li rendano veramente protagonisti – spiega l’assessore comunale alla Coesione sociale Simone Venturini – Siamo davvero soddisfatti del successo riscontrato e per il numero di persone che ogni sera sono accorse ad assistere agli spettacoli nei parchi, nei forti o
nelle ville. L’obiettivo era quello di trasformare qualsiasi spazio in un teatro, di aprire alla comunità luoghi collocati fuori dai soliti spazi per accogliere cultura e socialità, di scoprire squarci insoliti della città capaci di ospitare un pubblico multigenerazionale, dai bambini agli anziani. Ci siamo riusciti”.
“Siamo davvero soddisfatti del risultato di questi spettacoli che hanno coinvolto ed entusiasmato tanto pubblico fuori dal teatro – afferma Giampiero Beltotto, presidente del Teatro Stabile del Veneto –. Il teatro, oggi più che mai, per rimanere vivo e vitale ha bisogno di incontrare la gente, di creare comunità com’era ai tempi del filò, riattivando anche quelle zone solitamente escluse dai principali circuiti culturali ed artistici. Questo in una città come Venezia, costantemente sotto le luci della ribalta per i grandi eventi che l’attraversano, è ancora più necessario. Ecco perché abbiamo pensato ad una proposta adatta ad andare in scena in ogni angolo della città offrendo un modo nuovo per vivere delle serate fatte di cultura, storie e incontri”.