“Il Tesoro greco della Bertoliana” al centro del convegno di giovedì 4 novembre a Vicenza

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Manoscritto Antologia Anacreonte

Il “Tesoro greco” della Biblioteca Bertoliana: (ri)scoperte e prospettive: questo il titolo del convegno che si terrà in Bertoliana nella sede di palazzo Cordellina giovedì 4 novembre a partire dalle ore 17. Un incontro tutto dedicato al racconto su tre manoscritti in greco, (ri)scoperti da Anna Busetto, paleografa vicentina e docente di lettere classiche, all’interno del patrimonio manoscritto della civica vicentina. Oltre ad Anna Busetto, parteciperanno al convegno David Speranzi (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze), Elisa Bianchi (Università degli Studi di Bologna), Stefano Martinelli Tempesta (Università degli Studi di Milano). Modera l’incontro l’accademico olimpico Dino Piovan.

Il convegno, in collaborazione con l’Accademia Olimpica e realizzato grazie al sostegno di Rotary club Vicenza Berici, intende allargare lo sguardo sul più ampio mondo della paleografia e della ricerca specialistica nell’ambito delle biblioteche.

La presidente della Bertoliana Chiara Visentin sottolinea:“I fondi manoscritti conservati dalla Biblioteca civica Bertoliana, databili dalla metà del XII secolo a tutto il XIX, costituiscono, per il loro valore storico e culturale, un patrimonio inestimabile, che merita la più ampia valorizzazione; ricordo che ad oggi il nostro patrimonio manoscritto ammonta a 3.619 manoscritti: l’individuazione, da parte della professoressa Busetto, dei tre preziosi documenti greci e il successivo studio analitico pubblicato su un’importante rivista scientifica straniera, sono l’esempio della fondamentale operazione di valorizzazione e salvaguardia che la Bertoliana attua con gli studiosi sul suo patrimonio manoscritto, parte del quale è già catalogato in Nuova Biblioteca Manoscritta,il catalogo in rete dei manoscritti conservati in ben 33 biblioteche venete, tra le quali la Bertoliana spicca per avere catalogato ben 2.476 documenti”.

Il RC Vicenza Berici – precisano dal Rotary il presidente Paolo de Liberato e l’ex presidente Giovanni Segato ha riconosciuto nello studio dei tre manoscritti greci un importante contributo non solo alla riscoperta e valorizzazione dell’inestimabile patrimonio librario custodito dalla Biblioteca Bertoliana, ma anche alla conoscenza del patrimonio culturale vicentino. Questo è meritorio soprattutto perché questi tre codici costituiscono un tassello “minore” e largamente negletto di esso, il quale, grazie a un convegno cui parteciperanno affermati studiosi di filologia, paleografia e letteratura, avrà ancora una volta occasione di aprirsi al panorama scientifico nazionale e internazionale”.

Quanto ai tre manoscritti, val la pena sottolineare alcune peculiarità. Il primo dei tre è un codice della prima metà del Trecento, dalla storia travagliata e complessa, che riporta tre tragedie di Euripide, ossia Ecuba, Oreste e Fenicie. Il secondo è un “in-folio” del Cinquecento che contiene inedite Glossae sive Expositiones in Orationes Divi Gregorii Nazianzeni”; il terzo, che appare il più curioso per le sue dimensioni, è del Seicento e riporta un’antologia di poesie greche di Anacreonte (sua è la massima parte, tanto è vero che dà il nome al volumetto) e poi di Giuliano Egizio, Teocrito, Henri Estienne, Saffo, Museo, Marco Musuro. Quest’ultimo manoscritto, che sta comodamente nel palmo di una mano, è un codice cartaceo di formato piccolissimo: meno di sette centimetri per neanche cinque (esattamente 69 x 44 mm). Questo pezzo unico rientra nella categoria dei “libri rari in miniatura”, che ricomprende i libri antichi più piccoli di sette centimetri. Il manoscritto vicentino, come riporta lo studio di Busetto (pubblicato nella prestigiosa rivista austriaca “Codices Manuscripti & Impressi”), è frutto di una sola mano, scritto in minuscolo con i nomi degli autori in maiuscolo. Questo testo fu copiato da una persona mediamente istruita e la raccolta sembra allestita a partire da almeno due precedenti edizioni a stampa. Visto che la maggior parte delle poesie sono di Anacreonte, il manoscritto si inserirebbe in quel vasto filone europeo di traduzioni e imitazioni del poeta greco che va sotto il nome di anacreontismo.

Ingresso libero con green pass, fino ad esaurimento dei posti.

Info: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it 0444 578211

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Fonti: “Il Tesoro greco della Bertoliana” al centro del convegno di giovedì 4 novembre , Comune di Vicenza