Si è conclusa oggi, con la firma davanti al notaio e l’ufficializzazione a palazzo Chiericati alla presenza del sindaco Achille Variati, la procedura di acquisizione del Torrione di Porta Castello da parte del Comune di Vicenza. La proprietà di uno dei più significativi edifici del sistema delle fortificazioni medievali della città, da cinque secoli privata, diventa quindi pubblica.La nuda proprietà dell’imponente edificio, infatti, è stata ceduta dal collezionista Antonio Coppola al Comune di Vicenza, mentre l’usufrutto dell’immobile resterà per 30 anni in capo alla Fondazione Coppola – onlus.
Quest’ultima si occuperà della manutenzione dell’immobile e della sua gestione, trasformandolo a sue spese in museo-galleria di arte contemporanea, arte moderna e arte visiva.
“Esistono ancora i mecenati, ovvero persone che mettono risorse e intelligenza a beneficio dell’arte e della comunità? Certo, e Antonio Coppola è uno di loro“. Con queste parole il sindaco Achille Variati ha commentato l’evento, aggiungendo: “Non c’è un briciolo di interesse privato nella sua azione, solo il desiderio di condividere con gli altri il suo amore per l’arte contemporanea. Grazie, dunque, a questo cittadino benemerito, perché con il suo gesto il Torrione, ritornato bene pubblico dopo ben cinque secoli, contribuirà ad aumentare nei vicentini il senso di identità e nei turisti lo stupore di scoprire la nostra straordinaria città d’arte“.
“Oggi – ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla crescita Jacopo Bulgarini d’Elci – si compie un’operazione che mi sento di definire storica. Esempio eccezionale e inedito in Italia di profonda sinergia tra pubblico e privato, questa collaborazione ci consente non solo di realizzare dopo cinque secoli il grande ritorno sulla scena pubblica di un bene molto caro all’immaginario dei vicentini, ma anche di aumentare il numero degli edifici storici e monumentali che abbiamo con forza voluto trasformare in luoghi vivi della città“.
“Quello di Antonio Coppola – ha commentato l’assessore alle risorse economiche Michela Cavalieri – è stato un atto di generosità e la dimostrazione di quanto possa essere fruttuoso e positivo il rapporto tra pubblico e privato. Siamo arrivati a questo risultato superando non poche diffidenze, ma la sua e la nostra tenacia alla fine hanno vinto“.
“Ringrazio a mia volta gli amministratori comunali per la lungimiranza dimostrata – ha concluso Antonio Coppola -. Ho incontrato persone illuminate che hanno saputo cogliere l’opportunità innanzitutto per la città, ma anche per quello che è il nostro serbatoio comune, cioè l’arte. Grazie anche ai tecnici che ci hanno accompagnato in un percorso complesso, fino al raggiungimento di questo risultato importante per tutta la comunità. Ho intravisto da subito le potenzialità che questo luogo così speciale aveva per l’arte contemporanea. Nei prossimi mesi completeremo le operazioni necessarie ad accogliere le opere d’arte, in modo da dare finalmente spazio e voce agli artisti, perché possano illuminare con le loro visioni i valori più autentici della nostra esistenza“.
Come si ricorderà, Antonio Coppola si era aggiudicato il Torrione di Porta Castello per 310 mila euro all’asta fallimentare che lo aveva coinvolto, manifestando fin da subito l’intenzione di adibirlo a museo di arte moderna e contemporanea, con cessione della nuda proprietà al Comune e facendosi carico delle spese di gestione e manutenzione attraverso una fondazione per 30 anni.
Ciò aveva indotto l’amministrazione comunale a non esercitare il diritto di prelazione, ma a definire con Coppola un accordo assolutamente innovativo per l’Italia, eppure piuttosto diffuso all’estero, di partnership pubblico-privato, a costo zero per le casse comunali e comprensivo di un’articolata rete di clausole a protezione dell’interesse pubblico.
Tra i numerosi punti, l’accordo prevede che il Torrione sia destinato a museo d’arte contemporanea, moderna e visiva e che la fondazione garantisca a sue spese la massima fruibilità del sito da parte di cittadini e turisti, la rotazione periodica dell’esposizione di opere di artisti internazionali contemporanei, la realizzazione di almeno una mostra provvisoria affidata a curatori di prestigio, aperture gratuite per scuole e università cittadine.
L’ufficializzazione della compravendita è stata l’occasione per presentare i membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Coppola: ne fanno parte, con il presidente Antonio Coppola, la figlia Jessica Coppola, con funzione di vicepresidente, e i consiglieri Giò Marconi, gallerista milanese, Giorgio Fasol, collezionista veronese tra i più importanti in Italia per l’arte contemporanea, Paolo De Biasi, architetto di Treviso che si occuperà degli allestimenti e della comunicazione, Andrea Giovanardi, docente di diritto di Trento e il sindaco del Comune di Vicenza o un suo delegato.