Da domenica (fonte The Vision) l’Abruzzo è stato colpito da diversi incendi, in particolare a Pescara, dove è andata in fumo una vasta area della Pineta Dannunziana, una riserva naturale nella parte sud della città. Le fiamme hanno anche raggiunto alcuni stabilimenti balneari e quartieri periferici di Pescara, costringendo all’evacuazione di circa 800 persone. Il sindaco di Pescara Carlo Masci ha spiegato che le fiamme nella Pineta Dannunziana si sono sviluppate rapidamente perché l’area, in quanto riserva naturale, non è sottoposta a manutenzione e che i danni ambientali sono incalcolabili. Oltre a Pescara, sono in corso anche incendi nei comuni di Caramanico, Penne, Città Sant’Angelo, San Valentino in Abruzzo Citeriore e Farindola, oltre che a Ortona e sulla Costa dei Trabocchi. Per il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, “è inutile pensare che si tratti solo di casualità di natura”, dato che si tratta di un “attacco sistematico con decine di focolai in tre province”. L’origine dolosa è la spiegazione fornita anche dal Presidente della regione Sicilia Nello Musumeci riguardo alle centinaia di incendi che venerdì sono divampati nella piana attorno a Catania, arrivando fino ad alcuni quartieri della periferia come San Giorgio e Fossa della Creta. Intanto, la Protezione civile, impegnata da giorni ad arginare gli incendi anche in Marche e Molise, ha chiesto l’attivazione del meccanismo europeo per richiedere l’invio di mezzi e squadre antincendio anche dagli altri Paesi europei
Home Italia Ambiente e territorio Il vasto fronte degli incendi in Italia: il dolo al centro delle...