Il Veneto, convegno Psi: modello di eccellenza o crogiolo di criticità?

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Il Veneto, modello di eccellenza o crogiolo di criticità? “Questo è il modo dei socialisti veneti per rendere omaggio alle figure dei compagni Craxi e Nenni. Compagni che ci hanno lasciato rispettivamente 40 e 20 anni fa”.

Queste le parole con cui si è aperto il convegno “Il modello veneto, tra eccellenza e criticità” tenutosi a Palazzo Moroni, ieri, 18 gennaio 2020, a Padova.

Un incontro che ha cercato di definire i confini della reale situazione economica ed ambientale del Veneto e se realmente si possa ancora parlare del Veneto come modello di eccellenza.

I lavori sono stati avviati dalla relazione di Renato Mason, Segretario della CGIA di Mestre.

Mason ha offerto ai presenti un quadro economico del territorio, quadro da cui è emerso come ancora la regione non abbia recuperato completamente i danni della crisi economica del 2008.

Il Segretario della CGIA di Mestre ha invece evidenziato i successi dell’Emilia Romagna che è riuscita a recuperare il “gap” creatosi negli anni scorsi presentandosi oggi come vero e proprio modello di efficienza.

L’intervento del prof. Alessio Bonetto ha illustrato lo stato di alta criticità del territorio regionale dal punto di vista idrogeologico e dell’inquinamento delle acque.

Silvana Mantovani, Vicesindaco di Porto Tolle, ha portato una concreta testimonianza dei danni derivanti dalla situazione ambientale del territorio veneto illustrando quanto avvenuto alla Sacca di Scardovari nella notte tra il 12 ed il 13 novembre scorsi.

Ennio Tosetto, Consigliere comunale di Vicenza, ha portato il suo contributo ricordando l’importanza delle denunce della giovane Greta Thunberg. Tosetto ha illustrato i danni della cattiva gestione delle aree agricole, delle ondate di calore e ha poi definito alcune proposte sulla qualità dell’ambiente e sulla necessità di salvaguardare i territori, riducendo le temperature negli spazi urbani e recuperando le aree verdi della campagna veneta.

Sì è parlato poi di autonomia regionale che, pensata già dai socialisti nel marzo del 1990, rappresenta un’opportunità. Un’opportunità che i cittadini del Veneto rischiano di perdere se come paradigma si dovesse utilizzare l’attuale gestione della sanità, sempre più affidata agli interessi privati, o si dovesse sacrificare sull’altare dell’indipendenza economica l’unità culturale data dall’istruzione pubblica statale.

L’intervento della Consigliera comunale di Auronzo del Cadore, Daniela Larese Filon, ha sottolineato l’importanza delle Province, soprattutto in quelle realtà particolari che sono le zone di montagna ed ha espresso la sua meraviglia per una Giunta regionale che a parole si batte per l’autonomia ma poi nega le legittime richieste autonomistiche dei bellunesi.

Sulla necessità di fare dell’intero Veneto un’unica area metropolitana sono intervenuti l’avvocato Michele Grinzato e l’esperto in programmazione territoriale Gianni Gomiero.

La Segretaria del PSI padovano, Francesca Dall’Aglio, ha chiuso i lavori dando a tutti appuntamento a metà febbraio, quando il PSI organizzerà un incontro sulla sanità del Veneto.

Luca Fantò

Segr. reg. PSI del Veneto

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